Il giardino di Albert

La conquista tecnologica del Gottardo: un’impresa umana straordinaria

a cura di Clara Caverzasio

  • 28 May 2016, 18:00
  • ALPTRANSIT SAN GOTTARDO
  • Tecnologia
Nella foto impiegati al lavoro nella nuova centrale FFS a Pollegio

Nella foto impiegati al lavoro nella nuova centrale FFS a Pollegio

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Il giardino di Albert
Sabato 28 maggio 2016 alle 18:00

Replica domenica 29 maggio 2016 alle 10:35

Ci sono voluti diciassette anni per completare i 57,1 km della galleria di base del Gottardo, la più lunga del mondo, che ha richiesto una quantità impressionante di lavoro, materiale, impegno, collaborazione, ma anche ingegno e innovazione.

Un’opera enorme e complessa, ma al contempo tanto precisa da non consentire errori di pochi millimetri o minuti (la comunicazione digitale all’interno del tunnel, per esempio, deve essere talmente affidabile che un errore di un’ora può accadere solo ogni 114 anni).

Insomma un meccanismo immenso, frutto di una straordinaria impresa umana innanzitutto, ma anche ingegneristica, logistica, e non da ultimo tecnologica, che ha richiesto anche soluzioni in progress, che evolvevano man mano che si avanzava e ci si trovava di fronte a problemi o condizioni nuove. Una sfida continua che ha coinvolto molti specialisti, svizzeri ed europei, e centri di ricerca come il Politecnico di Zurigo e l’Empa di Dübendorf (Istituto interdisciplinare di ricerca sui materiali), grazie ai quali è stato per esempio messo a punto e utilizzato un sistema di misurazione di alta precisione, nell’ambito cioè della ‘geomatica’, che ha permesso un’elevata affidabilità nella misurazione del tracciato che doveva essere interamente in pianura; e un tipo di plastica sviluppata appositamente per il Gottardo, che è in grado di durare per almeno 100 anni. E molto altro ancora, come ci racconteranno gli ospiti del Giardino di Albert di sabato 28 maggio: l’ingegnere Stefan Flury, già dirigente Alptransit responsabile per la tratta in territorio ticinese e Alexander Grass, corrispondente in Ticino per la DRS, autore del recentissimo Drei Weltrekorde am Gotthard, un libro sulle conquiste tecnologiche dei grandi trafori svizzeri, dal Sempione al Gottardo.

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