Il giardino di Albert

Miraggi informatici: dall’antichità al futuro

a cura di Clara Caverzasio

  • 15 dicembre 2016, 12:35
  • Tecnologia
Miraggi informatici: dall’antichità al futuro
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IL GIARDINO DI ALBERT
Giovedì 15 dicembre 2016 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica sabato 17 dicembre 2016 alle 18:00

Trent’anni e… Sentirli tutti. Era il 1986 quando alla Supsi si diede inizio ai corsi di Informatica, grazie alla lungimiranza e alla tenacia di docenti come Carlo Spinedi e Giancarlo Re, che lo aveva sollecitato fin dal 1977: praticamente la preistoria per i computer così come li conosciamo oggi. In poco tempo siamo passati dalle schede perforate al PC, fino all’Information Technology e al Cloud Computing. Dall’informatica per pochi al web, fino all’informatica pervasiva e perfino wearable, che “indossiamo” già oggi e che sempre più indosseremo. Tre decenni che hanno cambiato per sempre il nostro modo di vivere e comunicare.

L’anniversario è stato festeggiato con una pubblicazione (Informatica 30+30, trent’anni di insegnamento e ricerca con uno sguardo al futuro) e una serata in cui Piergiorgio Odifreddi – matematico e saggista con all’attivo una nutrita produzione che spazia tra divulgazione scientifica, filosofia e politica – ha ripercorso le "visioni" e i miraggi che fin dall’antichità l’uomo ha avuto dei suoi possibili sostituti: dalle ancelle semoventi che sostenevano Vulcano al Golem di tradizione ebraica, dai tantissimi robot e androidi che popolano letteratura e cinema all’intelligenza artificiale, con macchine che a partire dagli scacchisti meccanici del Settecento hanno simulato l’attività intellettuale dell’uomo. E con il computer HAL di 2001 Odissea nello spazio che ha aperto la strada agli androidi di Blade Runner fino ad arrivare a Her, sistema operativo animato da un'intelligenza artificiale sorprendentemente "umana", e a Watson, il computer (reale, stavolta) che pensa e impara: a tutt’oggi la macchina più intelligente mai creata. Questo è molto altro, fra scienza e fantascienza, nel “Giardino di Albert” di giovedì 8 dicembre.

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