LASER
Martedì 27 settembre 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35
Trent’anni fa uno sconosciuto sceneggiatore della scuderia fumettistica dell’Editore Bonelli di Milano si inventa un personaggio che, in una veste quasi autobiografica, sostiene di essere un “indagatore dell’incubo”: Dylan Dog.
Il primo numero uscì il 26 settembre del 1986, e in poco tempo diventa il più grande successo del fumetto italiano dopo Tex Willer. E quando anni dopo il suo inventore Tiziano Sclavi smetterà di scrivere, Dylan Dog diventa un classico sino ai nostri giorni: saggi e preziose ristampe, due film e un musical per questo eroe del mistero e della paura, dell’umorismo e della passione. Tutte cose che ritroviamo in Sclavi, da sempre ben poco avvicinabile, con tutte le sue continue depressioni che lo hanno portato anche a cure estreme, nonché ad una poca voglia di comunicare con l’esterno. Perché il suo mondo è dentro di sé…