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La cultura delle armi

Sulle tracce di Tocqueville, di Emiliano Bos

  • 31 October 2016, 09:00
  • ELEZIONI USA 2016 CULTURA
Sulle tracce di Tocqueville: la cultura delle armi
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Lunedì 31 ottobre 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35

Una vera e propria epidemia: oltre 33.000 morti nel 2015 per armi da fuoco. Negli Stati Uniti la diffusione di pistole, fucili e armi di ogni tipo provoca più vittime degli incidenti stradali. Ne circolano centinaia di milioni nel paese, dove la potentissima National Rifle Association – la NRA, la più organizzata delle lobby pro-guns – difende i diritti dei “gun-owner”, i possessori di armi, appellandosi al Secondo Emendamento ma soprattutto esercita pressioni fortissime sul Congresso. Nel suo viaggio in America nel 1831, Alexis de Tocqueville descriveva l’uomo americano armato di “Bibbia, ascia e giornale”. Ora non è più l’ascia, ma fucili semi-automatici, armi di precisione, pistole di ogni calibro. La diffusione delle armi qui rappresenta una cultura. Il dibattito si riaccende ogni volta che c’è un massacro. Ma i tentativi del Congresso di introdurre maggiori controlli sulle armi naufragano sistematicamente. Così come sono caduti nel vuoto gli appelli del presidente Obama dopo ogni strage. Questo reportage inizia proprio da uno dei luoghi simbolo dei “mass shooting” negli Stati Uniti: l’Università Virginia Tech, teatro della carneficina più grave mai avvenuta in un ateneo americano, 32 morti tra studenti e professori nel 2007. E da lì, il corrispondente della RSI negli Stati Uniti Emiliano Bos ci porta fino a Chicago, la città dove oggi la violenza delle armi da fuoco non ha eguali in tutto il paese.

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