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La spigolatrice della storia russa

Incontro con Svetlana Aleksievic, Nobel per la letteratura 2015, di Monica Bonetti

  • 25 aprile 2017, 11:00
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Svetlana Alexievic, Festivaletteratura 2015

  • Festivaletteratura

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Martedì 25 aprile 2017 alle 09:00
Replica alle 22:35

Ospite d’onore all’ultima edizione degli eventi letterari di Ascona, Svetlana Aleksievic è nata in Bielorussia subito dopo la seconda guerra mondiale.

Giornalista e scrittrice ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2015 grazie a una serie di libri in cui fiction e raccolta di testimonianze trovano una perfetta simbiosi restituendo l’affresco di un’epoca attraverso le voci comuni dei suoi protagonisti più umili: uomini, donne a volte anche bambini.

Una scrittura lenta che necessità di tempo e di riflessione ma anche di prossimità tanto che la scrittrice, fuoriuscita dalla Bielorussia nel 2000 perché accusata di essere un agente della CIA, dopo 11 anni di esilio è tornata a Minsk dopo avere vissuto a Parigi, in Italia e a Berlino. Solo da lì sostiene può fare il suo lavoro, raccogliere le parole dei suoi testimoni, dei protagonisti dei suoi libri.

Libri che in italiano sono pubblicati da Bompiani e tra cui ricordiamo almeno “Tempo di seconda mano” un ritratto della Russia postcomunista che ha il respiro del grande romanzo russo, “Ragazzi di Zinco” sulla guerra in Afghanistan e la dolente e toccante “Preghiera per Chernobyl”.

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