L’amore ai tempi del Libano
Laser 02.03.2015, 10:00
Lunedì 02 marzo 2015 alle 09:00
Replica alle 22:35
Layal e Jawad sono due giovani di Beirut che hanno scelto di contrarre un matrimonio civile: si tratta di una conquista recente in Libano, ottenuta grazie alla determinazione di una coppia che nel 2012 fece da apripista, sollevando un dibattito molto acceso perché qui le questioni legate a nascite, nozze, divorzi ed eredità sono strettamente regolate dai codici e dai tribunali delle diverse comunità religiose. Un passo come questo, oppure legarsi a un compagno o una compagna di un’altra fede, rappresenta ancora una scelta coraggiosa e rischiosa, in quanto porta molto spesso alla rottura con la famiglia e con la società d’origine. Anche Moe Ali si è sposato civilmente qualche anno fa, ma per farlo ha dovuto volare fino a Cipro. Abbiamo incontrato i tre amici un venerdì sera nel quartiere centrale di Hamra, nel pub di proprietà di Layal, per farci raccontare difficoltà e speranze di una decisione che ci dice come l’amore, ai tempi del Libano, sia molto più di un sentimento. È la voglia di stare insieme al di là delle divisioni etniche e religiose.