Oggi, la storia

Il Bounty, l'isola di Pitcairn e la questione ambientale

di Tommaso Detti

  • 28 aprile 2015, 09:05
19460275.JPG

Scorcio dallîsola di Pitcairn

  • Keystone

Oggi, la storia 28.04.15

Oggi, la storia 28.04.2015, 07:05

Il 28 aprile 1789 una parte dell'equipaggio della nave britannica Bounty si ammutinò e si diresse a Tahiti, dove imbarcò alcuni uomini e donne. La nave si rifugiò poi nell'isola di Pitcairn, la cui posizione sulle carte geografiche era ancora incerta. È una storia nota anche perché le sono stati dedicati libri e film con attori famosi.

Meno noto è che Pitcairn, 5 kmq di terra emersa nella Polinesia sudorientale a 2.000 km da Tahiti, era stata a lungo abitata ma gli ammutinati del Bounty la trovarono deserta. La fine di quella piccola civiltà fu dovuta alla deforestazione e alla crisi degli scambi commerciali con due isole non troppo distanti. Senza alberi, infatti, non si potevano costruire imbarcazioni.

Quello di Pitcairn è uno dei casi studiati in un libro affascinante intitolato Collasso, in cui Jared Diamond mostra che anche prima della rivoluzione industriale gli uomini alterarono l'ambiente. La caccia fece estinguere molte specie animali, l'agricoltura produsse deforestazione ed erosione dei suoli. Quei fenomeni ebbero però effetti tanto gravi da far scomparire alcune civiltà solo quando si verificarono in ecosistemi isolati e circoscritti.

L'autore ne trae una chiara lezione anche per il presente. La pressione degli esseri umani sulla Terra è infatti aumentata a dismisura e il mondo è ormai un tutto interconnesso. Occorre perciò fare di più per la salvaguardia dell'ambiente e non sottovalutare l'importanza degli scambi materiali e culturali con altre parti del globo.

Senza andare troppo lontano nel tempo e nello spazio, lo conferma la scomparsa delle carestie che fino all'800 tormentarono l'Europa. Tra i fattori che la favorirono, infatti, vi furono sia l'importazione di colture resistenti alle calamità come la patata e il mais, sia i progressi dei trasporti, che facilitarono la circolazione delle derrate alimentari.

Ma in tutti i casi, come recita il sottotitolo del libro di Diamond, sono le società che scelgono di morire o di vivere. Un rapido declino può seguire l'apice della ricchezza e a differenza di ciò che accadde tanto tempo fa a Pitcairn, nell'isola di Pasqua e altrove, oggi il problema è globale: ciò che accade in un luogo si ripercuote dall'altra parte del mondo.

Ti potrebbe interessare