Oggi, la storia

Il sogno di volare

di Simona Boscani Leoni

  • 23 maggio 2016, 09:05
Volare
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Oggi, la storia
Lunedì 23 maggio 2016 - 07:05

Centoventicinque anni fa cominciavano gli esperimenti di volo del prussiano Otto Lilienthal (1848-1896). L’uomo, di formazione ingegnere, appartiene a quello sparuto gruppo d’inventori che alla fine del XIX secolo, presi dall’euforia della rivoluzione dei trasporti, avevano cercato di costruire delle macchine volanti.

Lilienthal progettò dal 1891 al 1896 delle strutture di legno coperte da teloni che avrebbero dovuto imitare le ali degli uccelli e che avevano il vantaggio di essere leggere, perché non dovevano sopportare il peso di un propulsore.

Come ho ricordato, la seconda metà del XIX secolo è un periodo di grande euforia per quanto concerne la diffusione di nuovi mezzi di trasporto: pensiamo alla ferrovia, i cui tracciati si moltiplicano nella Confederazione a partire dal 1850 e alla costruzione della galleria del San Gottardo, che segna una svolta importante nei traffici tra nord e sud delle Alpi.

Alla fine del XIX secolo la frenesia di riuscire a volare si era diffusa in tutto il mondo: in Russia, Alexander Fjodorowitsch Moschaiski (1825-1890), un ufficiale della marina russa, costruì un monoplano con due motori che fu un fiasco totale. In Francia, l’inventore Clément Ander (1841-1925), convinto che per volare bisognasse riprodurre il funzionamento delle ali animali: cercò di imitare i pipistrelli e progettò una macchina volante con una rudimentale elica di legno che a malapena riusciva a sollevarsi dal terreno.

Lilienthal ebbe, da questo punto di vista, più successo: le sue ali, che ricordano un deltaplano contemporaneo, gli permisero di librarsi nel cielo, totalizzando un migliaio di voli con distanze che però non superavano i trecento metri.

La storia continua con gli esperimenti più noti dei fratelli Wilbur (1867-1912) e Orville Wright (1871-1948): anche loro, come Lilienthal, cominciarono costruendo un aliante ma, a differenza dei loro precursori, erano convinti che si dovesse poter creare una macchina che fosse anche pilotabile nell’aria.

Il loro primo esperimento di successo venne effettuato nel 1900 e pochi anni più tardi, nel dicembre del 1903, riuscirono per la prima volta nella storia dell’umanità a percorrere in un minuto di volo quasi 300 metri. Un evento che è ancora oggi ricordato con un cippo a Kitty Hawks nel North Carolina.

Questa breve storia della passione dell’uomo per il volo è utile per farci riflettere sulla relativa “giovinezza” di tutta una serie d’invenzioni che si sono affermate tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento (si pensi all’elettricità, al telefono, all’automobile), che hanno modificato la percezione dello spazio e delle relazioni interpersonali. La rivoluzione informatica e del web, che stiamo vivando oggi, è in qualche modo una continuazione, con altre modalità, di questa accelerazione.

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