Oggi, la storia

Individuo e genere

di Mariateresa Fumagalli

  • 4 settembre 2015, 09:05
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Oggi, la storia
Venerdì 04 settembre 2015 - 07:05

Oggi, la storia 04.09.15

Oggi, la storia 04.09.2015, 07:05

Oggi comincio da lontano, da Aristotele il principe dei filosofi antichi e medievali, ma credo che in conclusione sarà chiara l’attualità di questa citazione. In un libro celebre e commentato per molti secoli, Le Categorie, Aristotele definisce l’individuo “unica realtà esistente”: Socrate, Paolo, Giovanni, irripetibili nelle loro caratteristiche singolari sono identici solo a se stessi. Tuttavia sappiamo che alcuni individui sotto una certa prospettiva si assomigliano, vengono percepiti come gruppi omogenei (generi) e indicati con un nome comune. Paolo, Napoleone, Socrate sono chiamati “uomini”, le rose, le margherite, i tulipani sono chiamati “fiori”, i leoni, i cavalli e i topi “animali irrazionali”. Il genere prevede sottogruppi l’uno dentro l’altro come le bambole russe: gli uomini, “animali razionali e mortali ” si possono per esempio dividere – é un esempio che mi interessa - in europei o extraeuropei. Il problema sta qui perché Aristotele è chiaro: i generi esistono non nella realtà ma solo nella mente, come concetti. Oggi alcuni dibattiti televisivi urlanti e confusi mi sembrano proporre l’ idea opposta aggravando così un luogo comune e costruendo un pregiudizio dannoso: il genere degli "europei " é spesso presentato come esistente, al pari di quello degli immigrati dei tedeschi dei francesi degli italiani, e di conseguenza dotato di caratteri reali e unitari … Gli effetti - lo sappiamo bene - sono eticamente pericolosi. Reali sono invece soltanto gli individui, unici nella loro singolarità, come Tsipras, la Merkel, il signor Rossi, monsieur Dupont e - lo ricorderete certamente - quel giovane migrante morto soffocato questa estate nella valigia sulla strada per la salvezza. Filosoficamente le cose ovviamente sono più complesse di come le ho esposte qui, ma in conclusione mi sembra importante tener presente che " l 'individuo è l’unica realtà esistente”, parola di Aristotele. Comportandosi di conseguenza.

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