Oggi, la storia

La differenza secondo Erdogan

di Eva Cantarella

  • 1 December 2014, 07:05
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  • Reuters

Oggi, la storia 01.12.14

Oggi, la storia 02.12.2014, 07:05

Alcuni giorni fa, il premier turco Erdogan ha fatto la seguente dichiarazione: "parlare di uguaglianza tra i generi non ha senso. Le donne sono diverse. E’ contro natura quindi, che donne e uomini possano ricoprire le stesse posizioni".

Sembra di tornare indietro di millenni, quando Aristotele spiegava, perché, essendo le donne diverse dagli uomini, il loro contributo alla riproduzione era inferiore a quello maschile: alla nascita del nuovo essere, diceva, contribuiscono sia il seme paterno sia il sangue materno, ambedue prodotto elaborato del cibo che non viene espulso dall'organismo. Ma la donna è più fredda dell'uomo, non riesce a compiere l'ultima trasformazione, e il suo sangue non diventa seme: il figlio dunque nasce solo quando il seme “cuoce” il residuo femminile. Conclusione: il contributo dell'uomo alla procreazione è quello attivo dello spirito, quello della donna, che è “materia” alla quale lo spirito dà forma, è passivo. Una teoria che dava dignità teorica alla subalternità sociale delle donne, confermata tra gli altri, sempre in nome della “ differenza”, da Senofonte, un allievo di Socrate che nel suo “Economico” racconta di un marito che spiega alla giovane moglie cosa si aspetta da lei: “Gli Dei ti hanno fatta diversa, perché sei una donna e la natura femminile è diversa da quella maschile. Le donne hanno più tenerezza per i bambini e quindi devono allevarli, occuparsi degli schiavi malati e via dicendo. Per l'uomo, invece, ci sono le cure esterne”.

I millenni sono passati, siamo arrivati al terzo, e ci tocca ancora sentir dire cose di questo genere. E’ veramente sconfortante.

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