Oggi, la storia

Un sogno teologico

di Piero Stefani

  • 18 maggio 2016, 09:05
Cancello del paradiso
  • iStock

Oggi, la storia
Mercoledì 18 maggio 2016 - 07:05


Un sogno teologico

Oggi, la storia 18.05.2016, 07:05

Come tutti anche i teologi sognano. A volte però pure i loro sogni sono teologici e ciò non è da tutti. Un illustre esponente di questa categoria sognò di morire e di giungere alle porte del Paradiso. Si presentò al custode qualificandosi come un uomo giusto che, attraverso il proprio lavoro, aveva accresciuto la gloria di Dio. Gli fu risposto che un essere buffo come lui non è certo in grado di aumentare la gloria dell’Altissimo. E poi, cosa mai significava questa strana parola «uomo»? e cosa voleva dire «terra»? Il custode non si raccapezzava. Domandò perciò lumi al bibliotecario. L'indagine fu affidata a uno specialista della materia. Dopo estenuanti ricerche fu scoperta la galassia giusta. Tra i trecento miliardi di stelle che la componevano ne fu infine trovata una, simile a tante altre, chiamata sole. L'astro era circondato da alcuni pianeti; su uno di essi vi erano dei parassiti. Che si trattasse di uomini?

Il nostro teologo prese atto di essere un microbo abbarbicato su un minuscolo corpo celeste di una galassia e di galassie nell'universo ce ne sono a milioni. La sua reazione fu immediata: «Non riesco a sopportarlo, non posso più adorare il mio creatore». A questo punto il teologo si svegliò e constatò quanto fosse maligno il potere dei sogni.

L'immaginifico racconto qui sunteggiato è dovuto al logico e filosofo inglese Bertrand Russell, nato il 18 maggio del 1872. Ateo convinto, Russell dispiega la sua ironia britannica per bollare la pretesa teologica di sentirci al centro di un universo che ci sovrasta da ogni parte. Tuttavia ci si può domandare se la storiella non abbia, sotto sotto, anche la funzione di attenuare, attraverso il sorriso, il motivato sgomento che ci assale quando pensiamo al nostro essere microbi dispersi in spazi infiniti. Problemi mica di poco conto... Per fortuna, al fine di augurarvi una buona giornata, è sufficiente prendere atto, con gioia o almeno con sollievo, che per noi oggi il sole è già sorto.

Ti potrebbe interessare