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Competitività e formazione continua

di Gianluca Colombo

  • 6 October 2015, 12:20

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Martedì 06 ottobre 2015 - 12:20

Plusvalore 06.10.15

Plusvalore 06.10.2015, 14:20

La Svizzera è ancora una volta la nazione più competitiva secondo la classifica del World Economic Forum. È un dato che sembrerebbe strutturale poiché si ripete ormai da qualche anno. Le cause di questi buoni risultati sono molteplici: le buone condizioni quadro, gli investimenti in ricerca sia di base sia applicata, la flessibilità del mercato del lavoro, la limitata burocrazia, ecc. Uno dei fattori di competitività è l’elevata qualità del sistema educativo, basato sul doppio binario: da un lato la formazione accademica, dall’altro, quella professionale. Il Cantone Ticino beneficia, anche se solo da una ventina d’anni, di un’offerta formativa di qualità che contribuisce alla competitività del Cantone. L’ultimo componente del sistema educativo è costituito dalla formazione continua e da quella post-esperienza, che serve a tenere aggiornate le competenze dei lavoratori così che possano adeguarsi ai cambiamenti che avvengono di frequente nei mercati e nelle organizzazioni. A questo tipo di formazione appartengono i master in business administration che hanno l’importante funzione di preparare manager e quadri aziendali a modificare i propri percorsi di carriera. In genere questi programmi, che durano uno o due anni e possono essere sia a tempo pieno sia parziale, arricchiscono le competenze dei manager, in termini non solo di contenuti, ma anche di atteggiamenti, capacità relazionali e di leadership. Anche questi programmi sono un tassello importante per la competitività di un territorio, perché elevano il livello della classe dirigente rendendola adeguata alle sfide dei mercati, che impongono alle organizzazioni sistematiche innovazioni e gestione del cambiamento.

Il prossimo 7 novembre presso l’EMBA-USI si svolgerà un workshop per approfondire il tema dei cambiamenti di carriera; saranno messe a confronto le esperienze di alcuni ex-allievi con quelle di alcuni direttori del personale di aziende internazionali e locali. Sarà un’occasione per capire quali condizioni consentono di affrontare meglio gli snodi di carriera più critici, così da contribuire al successo delle aziende ma anche alla soddisfazione dei collaboratori.

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