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Le aziende familiari ticinesi tra le eccellenze imprenditoriali

di Gianluca Colombo

  • 23 maggio 2017, 14:20
Le aziende familiari ticinesi tra le eccellenze imprenditoriali
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Martedì 23 maggio 2017 alle 12:20

Le aziende familiari ticinesi tra le eccellenze imprenditoriali

Plusvalore 23.05.2017, 14:20

L’ultima edizione del premio Swiss Venture Club della Svizzera italiana ha visto tre aziende familiari tra le cinque finaliste. Queste aziende sono associate all’AIF-Ticino, associazione costituita due anni fa e promossa dall’Istituto di management dell’USI, per diffondere la cultura imprenditoriale delle aziende di famiglia almeno di seconda generazione. Come mai aziende familiari ottengono premi in una competizione che mira a riconoscere la capacità d’innovare e l’eccellenza imprenditoriale? Uno dei più radicati luoghi comuni dipinge, infatti, queste aziende come molto tradizionaliste e poco propense al rischio, mentre alfieri dell’innovazione e dell’imprenditorialità sono considerati gli startup. Intendiamoci, ci sono molti modi d’innovare e aziende diverse per maturità tendono a specializzarsi in forme diverse d’innovazione. Gli startup puntano spesso su radicali innovazioni di prodotto particolarmente rischiose; mentre le aziende familiari innovano soprattutto nei processi produttivi e nei modelli di business. Anche dal profilo temporale l’innovazione delle aziende familiari si distingue dagli startup. Le prime tendono d innovare in modo continuo e sistematico lungo le generazioni, ponendosi obiettivi d’investimento di lungo periodo. Gli startup investono e innovano in una prospettiva di breve e medio periodo, anche perché, chi investe in nuove imprese, cerca d’ottenere ritorni importanti in tempi medi, consapevole degli elevati rischi connessi a tali investimenti. Le aziende familiari innovano con un profilo di rischio inferiore anche per non compromettere il patrimonio socio-emotivo accumulato dalle precedenti generazioni. Per l’economia di un territorio, è quindi importante che una quota maggioritaria del PIL sia generata da aziende familiari; ciò assicura all’economia dinamismo senza rischi eccessivi.

Le aziende familiari inoltre tendono a essere radicate nei propri territori. Da questo legame nasce anche il particolare rapporto con i collaboratori, che spesso sono quasi un’estensione della famiglia. Varie ricerche a livello mondiale ed europeo (tra cui il recente rapporto dell’EFB – associazione europea delle aziende familiari) hanno ad esempio mostrato come le aziende familiari durante la crisi del 2008 – 2014, non solo hanno continuato a innovare, investendo in nuovi prodotti, processi e mercati, ma hanno anche mantenuto i livelli occupazionali, resistendo alle delocalizzazioni. In parte queste scelte derivano dal fatto che la proprietà familiare sente, più di altre forme proprietarie, la responsabilità della cittadinanza; in parte ciò deriva dalla consapevolezza che il capitale umano è indispensabile ai processi d’innovazione che danno alle imprese capacità di durare nel tempo. Le innovazioni delle aziende familiari sono quindi esse stesse meglio radicate a livello territoriale; spesso sono intraprese per mantenere e non per distruggere occupazione. Questi temi saranno discussi durante il Global Summit STEP che nel prossimo novembre riunirà all’USI famiglie imprenditoriali e ricercatori dei cinque continenti. Sarà un’occasione unica per mostrare la vitalità delle imprese familiari a livello mondiale; e per condividere le esperienze di famiglie imprenditoriali che hanno saputo resistere e prosperare in tempi di crisi, con modalità diverse a dipendenza delle regioni d’origine e dei settori d’attività.

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