Quilisma

Matilde di Canossa, la gran contessa

di Giovanni Conti

  • 6 agosto 2017, 12:00
Matilde di Canossa - per Concessione Centro Studi Ponzio di Cluny.jpg

Matilde di Canossa

  • Courtesy Centro Studi Ponzio di Cluny

QUILISMA
Cultura e suoni dal Medioevo e dal Rinascimento
Domenica 06 agosto 2017 alle 10:00

Replica del 16 novembre 2014

Matilde di Canossa, la gran contessa

Quilisma 06.08.2017, 12:00

L’anniversario sta per arrivare e già la si celebra. Il 2015 sarà un anno importante per la storia del medioevo italiano in quanto ricorreranno i 900 anni dalla morte di Matilde di Canossa.
La gran contessa, o marchesa, come talvolta viene indicata nella documentazione, rappresenta l'apice della crescita di una famiglia signorile a cavallo del primo millennio e porta alla conclusione il processo evolutivo, allo stesso tempo di crescita e di cambiamenti, di una famiglia nel contesto della società signorile della penisola.
Matilde rappresenta una sorta di punto di incontro, il crocevia, tra poteri laici ed ecclesiastici, tra imperatore e papato.
La sua figura è conosciuta tuttavia in maniera sommaria e quasi esclusivamente in dipendenza del noto episodio del 1077 che vide l'imperatore Enrico IV sottoporsi ad una umiliazione nei confronti del papa Gregorio VII, proprio a Canossa. Si trattò effettivamente di un episodio e molto di più contano invece le vicende che hanno preceduto la vita di Matilde con la quale la dinastia sostanzialmente si estingue, mentre i territori a lei soggetti ancora rappresentano un problema interpretativo per la medievistica contemporanea.
Matilde seppe affrontare con straordinaria energia e intelligenza problemi vecchi e nuovi della società contemporanea, in alcuni casi subendone le conseguenze, in altri invece trovando soluzioni nuove e alternative.
Indubbiamente una grande donna, che testimonia come anche nel cuore del mondo medievale il genere femminile potesse trovare spazi importanti e autonomi di movimento.

Ospite di Quilisma, al microfono di Giovanni Conti, lo stoico del medioevo Marco Ferrero.

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