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Rocco Filippini

a cura di Claudio Farinone

Nato in una famiglia d’arte, dal padre letterato e pittore Felice Filippini e della pianista Dafne Salati, Rocco Filippini è uno dei grandi virtuosi del violoncello della seconda metà del ‘900 e della contemporaneità. Luganese, classe 1943, ha avuto presto il privilegio di studiare sotto la guida di Pierre Fournier e di Franz Walter, al Conservatorio di Ginevra, dove si è diplomato a 17 anni; in seguito ha vinto il Concorso Internazionale della stessa città.

In un ampio repertorio, che spazia dalla musica barocca a quella dei giorni nostri, si è esibito nelle più importanti sale e festival del mondo. Vanta nel suo prestigioso percorso artistico, collaborazioni con alcuni grandi della musica attuale, tra cui Maurizio Pollini e Bruno Canino.

Alcuni dei massimi compositori di oggi tra cui Franco Donatoni, Luciano Berio, Giovanni Sollima e Salvatore Sciarrino, gli hanno dedicato le loro opere.

Questa settimana in Reteduecinque, potremo ascoltare una selezione delle sue esecuzioni e il fascinoso suono del suo Stradivari “Gore Booth” del 1710.