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Baobab Up To Date

  • 2 September 2015, 16:25
Salvato da una turista
  • dal profilo Facebook di Sandra Tsiligeridu

Dramma migranti sulla home: cui prodest?

Non sta certo a noi sottolineare la potenza iconica delle immagini: sarebbe un po’ come spiegarvi che se mettete l’acqua sul fuoco otterrete l’acqua calda. Possiamo però porci una domanda, la prima di queste poche righe: nel mondo dei social, dove ogni giorno tra foto, meme e amenità varie, ce ne scorrono sotto gli occhi millemila, le immagini hanno ancora questa forza dirompente? La risposta è sì, e ancora una volta per stabilire quando questo avviene ci vengono in soccorso i numeri, quelli di like e condivisioni, che poi quando tracimano si trasformano in notizie.

Torniamo ancora una volta sul dramma dei migranti, tragedia umana di proporzioni inaudite che sta mettendo in imbarazzo governi e politici di tutta Europa, tra muri, difficoltà di gestione e sparate non esattamente all’altezza di un dibattito civile. Ci torniamo perché soprattutto negli ultimi giorni abbiamo visto pubblicare fotografie sconvolgenti legate a quanto sta accadendo dentro e fuori i confini d’Europa. Tragedia nella tragedia, sono aumentate quelle di morte: impossibile non citare i bambini annegati, a cui si sono sommati gli scatti dei migranti trovati senza vita in un camion merci in Austria. Un triste album che sta dividendo il cosiddetto popolo del Web, tra chi le condividere e chi nemmeno le vuole vedere.

L’ultima in ordine di tempo, è, fortunatamente, un’immagine di vita. È rimbalzato da uno schermo all’altro l’abbraccio tra Sandra e Mohamed. Sandra Tsiligeridu è la turista greca che lo scorso 28 agosto ha tratto in salvo sulla sua barca Mohamed, profugo siriano, dopo tredici ore passate in mare al largo dell’isola di Kos. Come in una favola al contrario, è stata la principessa a salvare un giovane indifeso; come in ogni fiaba che si rispetti, il finale è stato lieto. Solo dal profilo della bella salvatrice le condivisioni sono state 300, 2300 i “mi piace” ricevuti.

Ora chiediamoci: questi numeri, questi pixel, servono davvero a qualcosa? Senza dubbio portano riscontri a chi posta, ma ai migranti, veri protagonisti di queste drammatiche vicende, quali benefici potranno mai donare? Questioni su cui, immaginiamo, anche tanti altri utenti si saranno già soffermati. Forse però, in questa mole di intangibile, qualcosa di tangibile è sbocciato: pensiamo a quanto sta accadendo in Islanda, dove diverse famiglie hanno dato la loro disponibilità a ospitare dei migranti. Merito anche delle foto condivise? Chissà che “click” questa volta sia il rumore di tante conoscenze che si smuovono, e non solo di un disattento e fugace gradimento.

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