Il 28 settembre le popolazioni dei Basilea campagna e Basilea città dovranno esprimersi anche sulla possibilità di dare avvio ad un processo di fusione dei due semi-cantoni, separati dal 1833. L’ultimo tentativo di riunificazione, nel 1969, era naufragato a causa del rifiuto di Basilea Campagna. Anche ora il dibattito è molto acceso anche se, con questa consultazione popolare, non si deciderebbe di un matrimonio immediato fra le due metà bensi’ della creazione di un’assemblea costituente ( composta da 125 membri di cui 75 deputati di campagna e 50 di città ) che avrebbe l’incarico di elaborare piu’ in dettaglio la fusione che andrebbe pero’ ancora avvallata in votazione dal popolo dei due semi cantoni . In caso di doppio si, implicando una modifica della costituzione Svizzera, andrebbe poi anche sottoposta al giudizio di popolo e cantoni. Insomma un processo lungo e costoso . Ma ne vale la pena ? Quali sarebbero i vantaggi di una riorganizzazione territoriale non solo della regione di Basilea ma anche di altri Cantoni svizzeri ? Il federalismo e la ripartizione territoriale della svizzera del 1848 , sono ancora adeguati alle realtà economiche e politiche del giorno d’oggi ?

Vi proponiamo un reportage nella regione di Basilea curato da Luca Beti, poi ne discutiamo in diretta con Patrizia Bernasconi, gran consigliera gruppo ecologista BS, favorevole alla fusione basilese e con Claudio Botti, gran consigliere PPD BL, contrario;

E con Nenad Stojanovic, Zentrum für Demokratie di Aarau.

Abbiamo raccolto anche l’opinione del professor Pierre-Alain Rumlay, docente all’ Uni di Neuchâtel che ha proposto una Svizzera a nove Cantoni.