Matteo Renzi
Modem

Compagni divisi

In Italia si va verso la scissione nel Pd. E il resto delle sinistre europee?

  • Keystone
  • 21.2.2017
  • 39 min
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In Italia è il tema politico del momento: scissione o non scissione? Comunque andrà a finire un fatto è certo: il Partito democratico (Pd) è in crisi profonda. Lacerato al suo interno tra la maggioranza fedele all’ex premier Matteo Renzi e una minoranza (in buona parte esponenti della vecchia guardia) che non ha mai digerito alcune scelte del rottamatore fiorentino. Certo lo spettacolo di questi gironi è a tratti incomprensibile.

Congresso a giugno o in autunno, elezioni anticipate oppure no: il dibattito e le divisioni si stanno consumando su cavilli burocratici più che su reali scelte di linea politica. Una “scissione senza valori” l’ha definita qualche commentatore. Siamo lontani anni luce insomma dalla storica “svolta della Bolognina”, quando l’ultimo segretario del Partito comunista Achille Occhetto tra le lacrime chiuse la storia del Pci e diede vita all’allora Pds. Scissione sì, ma sofferta e fondata su questioni ideologiche di primaria importanza.

E allora: cosa succede nella sinistra italiana? Come spiegare questa fase delicata della principale forza di governo? Davvero il Pd, nato dall’unione tra ex comunisti ed ex democristiani di sinistra, è ormai al capolinea? Chi trarrà vantaggio da questa crisi? E ancora: in che modo la crisi della sinistra italiana è emblematica delle difficoltà che tutti i partiti socialdemocratici europei stanno attraversando?

Di tutto questo discuteremo con:
Emanuele Macaluso, già membro del PCI, sindacalista e giornalista; oggi commenta sulla sua pagina facebook le vicende della sinistra italiana
Laura Garavini, deputata PD eletta nella circoscrizione Estero Europa
Piero Ignazi, politologo

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