Agenti di Ferguson
Modem

Dietro il grilletto facile

Verdetto delicato a Ferguson. Le autorità temono una rivolta come per Rodney King

  • keystone
  • 25.11.2014
  • 33 min
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E’ ufficialmente stato d’emergenza nel Missouri, dove il Gran giurì deve decidere se incriminare il poliziotto che la scorsa estate a Ferguson uccise un diciottenne di colore Mentre gli appelli alla calma da parte delle autorità si moltiplicano (in campo è sceso anche il presidente Obama), il palazzo dove si riunisce la corte è presidiato non solo dalla polizia ma anche dalla Guardia Nazionale e dall’Fbi.

Il giovane, disarmato, venne ucciso durante una concitata fuga che seguì al furto di alcuni sigari. Un episodio, quello di Ferguson, che richiama inevitabilmente al 1991 e al brutale pestaggio di Rodney King da parte di alcuni poliziotti di Los Angeles. L’assoluzione degli agenti scatenò una rivolta popolare il cui spettro aleggia in queste ore sul Missouri. Anche perché altri casi riguardanti poliziotti dal “grilletto facile” si sono registrati recentemente negli Stati Uniti, l’ultimo dei quali a Cleveland, dove un 12enne è stato ucciso mentre armeggiava con una pistola giocattolo.

Violenza, stress, questioni razziali. In che misura questi fattori giocano un ruolo in situazioni del genere negli USA di oggi? Modem ne parla con Agostino Petrillo (Professore di sociologia urbana al Politecnico di Milano), Ferdinando Fasce (Professore di Storia degli Stati Uniti all’Università di Genova), Christian Romitti (criminologo, per anni agente di polizia in California) e con Thomas Paggini (corrispondente RSI dagli Stati Uniti).

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