Sono passati 50 anni dalla nascita delle Giornate di Soletta, uno dei più antichi festival del cinema in Svizzera, creato nel 1966 con l’intento di rompere con una tradizione cinematografica che traduceva in immagini l’ideologia della conformità elvetica.

Le Giornate di Soletta sono quindi da sempre un’occasione per discutere dell’identità del cinema nazionale e hanno spesso rappresentato una produzione culturalmente dissidente, che ha creato dibattito di rilevanza sociale tra il pubblico, ma che è anche riuscito a scuotere il mondo politico ai più alti livelli.

Ma qual è il futuro del cinema svizzero, in patria e all’estero? Quali sono le sue esigenze, l’evoluzione delle sue tematiche e le possibilità di sviluppo e diffusione, tra le altre cose, dopo il voto del 9 febbraio che lo pone al di fuori dei programmi di finanziamento europei? Quali sono le tipologie di film che ricevono sovvenzioni e quali riscontri trovano sul territorio Ticinese, svizzero ed estero?

Modem ne parla con: Seraina Rohrer, Direttrice delle Giornate del Film di Soletta dal 2011; Marco Zucchi, Critico cinematografico alla RSI; Erik Bernasconi, regista; Till Brockmann, insegnante di Storia e critica del cinema all’Università di Zurigo.