L'offerta aumenta ma la domanda è bassa
Modem

La caduta del barile

Il prezzo del petrolio è al livello più basso degli ultimi anni. Cosa sta dietro a questa discesa?

  • 22.10.2014
  • 33 min
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Cosa sta succedendo al mercato del petrolio? Il deprezzamento è in corso da mesi e la sua quotazione, scesa attorno agli 82 dollari al barile, è la più bassa degli ultimi anni. Le ragioni di questo drastico calo del valore del greggio sono da ricondurre alla bassa domanda mondiale di energia e all’aumento dell’offerta (derivante fra l’altro da nuovi e alternativi sistemi d’estrazione attuati negli Stati Uniti). Qualcosa però non quadra. Le crisi geopolitiche in zone strategiche di certo non mancano (come in Medioriente o in Ucraina), eppure il prezzo non sale, contrariamente a quanto eravamo stati abituati ad osservare (e a pagare).

Fra le importanti variabili da tenere in considerazione c’è il dollaro, moneta di riferimento sul mercato internazionale del petrolio, il cui rafforzamento tuttavia non riesce al momento a compensare il crollo del prezzo dell’oro nero. E’ dunque in corso una vera e propria guerra dei prezzi o, come sostengono alcuni analisti, una partita a poker in cui nessuno (tra americani, sauditi, iraniani e russi) ha finora mostrato le proprie carte? E come declinare tutto questo nell’ottica dei consumatori finali, allettati dai risparmi su benzina, diesel e olio da riscaldamento?

Modem ne parla con Giacomo Luciani (professore alla HEI di Ginevra), Massimo Siano (negoziatore, responsabile per l’Italia della Etf Securities), Sissi Bellomo (responsabile Materie prime del Sole 24 ore) con Giuseppe Cerro (direttore Pina Petroli) e con Daniele Ganser, direttore dell'istituto sulla pace e sull'energia di Basilea.

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