Palazzi governativi assaltati, televisione nazionale oscurata e un presidente che ha decretato lo stato di emergenza. Sciolto il governo di Ouagadougou, il Burkina Faso si trova di fronte ad una svolta epocale. A dare fuoco alle polveri, qualche giorno fa, una modifica costituzionale voluta dal presidente Blaise Compaoré –al potere da 27 anni- che gli avrebbe permesso di prolungare ulterioremente il proprio mandato.
A fronte della sollevazione popolare, sfociata in almeno tre morti, il voto del parlamento è nel frattempo stato annullato ma quel che più conta è la “svolta democratica” (così la definisce l’opposizione) che il Burkina Faso starebbe vivendo. A Modem il punto della situazione e le prospettive di questo Paese, uno dei più poveri al mondo, con Franco Losa (presidente del Gruppo ticinese di solidarietà con il Burkina Faso) e con Giulio Albanese (Padre comboniano, fondatore dell’agenzia MISNA).
Scopri la serie