congedo di paternità
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Papà, dove sei?

Congedo paternità: il Consiglio Nazionale boccia l’iniziativa parlamentare del grigionese Martin Candinas

  • 28.4.2016
  • 38 min
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Un tema che ancora non passa, in Svizzera. Ma i consensi a favore di un congedo paternità stanno crescendo. Numerosi gli atti parlamentari presentati negli ultimi anni in Parlamento sull’argomento: dalle mozioni per una valutazione costi-benefici (alcune ancora pendenti), a quelle per un congedo NON pagato, passando per la mozione dell’ecologista Gilli Yvonne che si preoccupa per la salute dei padri quando “assumono impegnativi compiti domestici in aggiunta a un impiego a tempo pieno”.

Ma altre iniziative pendenti chiedono quel congedo: quella (parlamentare) di Rosemarie Quadranti del partito borghese democratico, che chiede anche per il padre 14 settimane, o comunque complessivamente un massimo di 28 per i due genitori. O quella popolare lanciata da Travail Suisse, che chiede un congedo paternità pagato di quattro settimane, su cui il popolo sarà chiamato a votare.

Queste due iniziative non avranno vita facile, se la più modesta proposta di Martin Candinas è stata, anche se di poco, bocciata dal Consiglio Nazionale con 97 voti contro 90. L’iniziativa chiedeva soltanto due settimane di congedo pagato tramite l’IPG (l’indennità per perdita di guadagno), pari a 10 giorni lavorativi da “usare” entro sei mesi dalla nascita del figlio e non necessariamente in blocco, ma anche a giorni singoli.

Per discuterne a Modem gli ospiti sono:
Martin Candinas, consigliere nazionale Ppd, autore dell’iniziativa parlamentare;
Ignazio Cassis, consigliere nazionale Plr, presidente della Commissione della sicurezza sociale e della sanità;
Renato Ricciardi, sindacalista, vicesegretario OCST;
Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio, industria e artigianato del Canton Ticino;
Nicola Bagutti, ticinese in Svezia, Paese che ha introdotto uno dei migliori congedi paternità

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