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Pensioni, tutto da rifare

La riforma della previdenza vecchia nuovamente bocciata alle urne

  • ©Ti-Press
  • 25.9.2017
  • 35 min
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L’età di pensionamento delle donne non va alzata a 65 anni. Il tasso di conversione delle rendite del secondo pilastro non va abbassato al 6%. “No” anche a un aumento di 70 franchi delle rendite AVS per i pensionati di domani, ma non per quelli di oggi. Il popolo svizzero ha chiaramente bocciato la riforma della previdenza vecchiaia 2020.

Respinto, ma in modo meno netto, anche l’aumento dell’IVA con il quale si intendeva alimentare in futuro le casse dell’AVS. La sconfitta è cocente per il ministro degli interni Alain Berset, che si era molto investito a sostegno di questa riforma e che dovrà ora ricominciare da zero. Ma su quali basi? Sono 20 anni che ogni tentativo di riformare il sistema della previdenza svizzera non supera l’esame del popolo e il voto di ieri non ha fatto eccezione alla regola.

Ne discutiamo con:
Marina Carobbio, Consigliera nazionale Ps
Heinz Brand, consigliere nazionale Udc
Filippo Lombardi, Consigliere agli Stati Ppd
Pino Sergi, Movimento per il socialismo, membro del comitato referendario

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