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Radio-tv: quanto e come pagare?

La revisione della legge in votazione il 14 giugno

  • Keystone
  • 8.6.2015
  • 29 min
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  • POLITICA

Oggi chi possiede una radio od una televisione deve continuare a pagare il canone attuale o può passare ad un canone meno caro ma generalizzato? Questa è la domanda di fondo a cui il popolo elvetico sarà chiamato ad esprimersi il prossimo 14 giugno.

Il 26 settembre 2014 il Parlamento ha adottato la revisione parziale della legge sulla radiotelevisione (LRTV) con 137 voti a favore, 99 contrari e 7 astenuti. L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) ha quindi lanciato con successo un referendum che ha determinato il prossimo appuntamento alle urne. Secondo l’associazione il fatto che anche le imprese con un fatturato a partire da 500'000 franchi saranno tenute a pagare peserebbe troppo sui loro bilanci (200 milioni di franchi all'anno, secondo il presidente dell'USAM, Jean-François Rime).

Il Consiglio federale e la maggioranza del parlamento sottolineano invece come il 75 % delle imprese sarà esentato dal canone, mentre l’evoluzione tecnologica attuale fa sì che oggi i programmi radio-televisivi si possano sentire e/o vedere anche su computer, telefonini, tablet, ecc. Per questo propongono che il servizio pubblico in ambito radio-televisivo venga finanziato mediante un nuovo canone indipendente dagli apparecchi. Le economie domestiche, passerebbero così a pagare 400 franchi annui dagli attuali 462,40. Coloro che non possiedono apparecchi di ricezione radiotelevisiva potranno essere esonerati dal pagamento del canone per un periodo di 5 anni.

La revisione parziale della legge sulla radiotelevisione (LRTV) prevede inoltre che le emittenti radiofoniche e televisive locali con mandato pubblico ricevano 27 milioni di franchi in più l'anno e mezzi finanziari supplementari per la formazione, il perfezionamento e il passaggio alla ritrasmissione digitale. Se accettata la revisione parziale entrerà in vigore al più presto il 1° gennaio 2016 e il nuovo canone non verrà introdotto prima del 2018 . Interverranno:

Gianni Albertoni, Presidente dell’AIET (Ass. installatori elettrici ticinesi);

Filippo Lombardi, Consigliere agli Stati PPD;

Roberta Pantani, Consigliera nazionale, Lega dei ticinesi;

Luigi Pedrazzini, Presidente della CORSI.

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