Palazzi verticali
La consulenza

Costruire in altezza: spunti per salvaguardare il territorio e le aree verdi

Con Antonio Bolzani

  • 18.2.2016
  • 35 min
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La richiesta di alloggi e di spazi e aree verdi così come un equilibrato rapporto tra densità e qualità territoriale costituiscono oggi dei temi di grande attualità che riguardano le politiche cittadine che devono prestare sempre più attenzione alla sostenibilità, al controllo e alla salvaguardia di territori spesso occupati in modo discutibile e invasivo. È quindi opportuno pensare in modo organico quanto e come costruire in verticale, come auspicato in diversi ambiti della Confederazione, e dimostrato dai fatti: l’edificio torre più alto in Svizzera (178 metri), inaugurato recentemente, si trova a Basilea ed è uno stabile della Roche, per quasi duemila impiegati, progettato dallo studio architettonico Herzog & de Meuron. Ma anche a Losanna e a Berna sorgeranno due torri residenziali di oltre 100 metri che cambieranno la realtà e il panorama di due quartieri all’avanguardia per quanto riguarda la progettazione di questo tipo di edifici. In Ticino non ci sono grandi costruzioni verticali. La prima casa a torre edificata a Lugano-Cassarate è del 1956-58, progettata dall’architetto Rino Tami con Peppo Brivio e Walter Georg Krüsi, seguita dal quasi grattacielo della Posta di Viganello. I motivi che spingono oggi gli architetti e gli urbanisti a pensare a delle edificazioni in verticale sono diverse; tra le più importanti spicca la salvaguardia e la tutela del territorio, poiché si occupa un minor spazio di terreno. Scegliere di erigere verticalmente permette di sviluppare nei centri e nei quartieri delle zone pubbliche di svago, delle aree verdi e dei poli sostenibili dal punto di vista ambientale, soprattutto dei luoghi a beneficio di tutti i cittadini. Sul come e sul perché oggi si deve pensare a disegnare o a ridisegnare al meglio il nostro territorio, costruendo in altezza più che in orizzontale, definendo e valorizzando così in modo chiaro dei paesaggi verdi a misura di cittadino, ci soffermiamo nella trasmissione odierna, riflettendo su un argomento che deve essere prioritario per coloro che si occupano di piani regolatori, di pianificazione urbanistica e di leggi edilizie.

Ospiti
Michele Amadò,
filosofo e professore all’USI e alla SUPSI
Federica Colombo, architetto e presidente della SIA, la Società svizzera di ingegneri e degli architetti

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