La consulenza

Vivere con l'autismo

A cura di Antonio Bolzani

Autismo

Vivere con l'autismo, La conulenza 26.11.15

La consulenza 26.11.2015, 14:30

Il termine «autismo» viene dal greco e significa «ripiegato su sé stesso». Ci sono persone chiuse, solitarie, che mostrano di avere interessi ben precisi e limitati, che non sanno immedesimarsi negli altri, che non sanno comunicare adeguatamente e che evitano i contatti con coloro che li circondano. Se queste caratteristiche sono tali da impedire che il bambino si sviluppi normalmente, allora si parla di “autismo”, un disturbo pervasivo dello sviluppo. All’autismo si legano anomalie principalmente in tre differenti ambiti: nel linguaggio e nella comunicazione, ad esempio il bambino non impara a parlare o inizia con grande ritardo o perde un linguaggio già acquisito e usa in modo ripetitivo parole e frasi; nell’interazione sociale, ad esempio non cerca il contatto con gli occhi, usa mimica e gestualità in modo strano, non si interessa agli altri bambini o non sa relazionarsi con loro in modo adeguato, non capisce le dinamiche di gruppo; e nel gioco, negli interessi, nelle attività, ad esempio il suo gioco consiste nel far girare continuamente le ruote delle macchinine o nell’allineare gli oggetti, i movimenti del corpo e delle mani sono stereotipati e ha un interesse ossessivo per argomenti o oggetti. Secondo recenti ricerche, sembra che i bambini affetti da autismo siano circa l’1,2 % su un totale di 10'000 bambini. In particolare si parla dello 0,6% con disturbo autistico e dello 0,6% con altri disturbi pervasivi dello sviluppo. In concreto, le persone con un disturbo autistico percepiscono il loro ambiente in modo “diverso”. Spesso si concentrano su dettagli e mancano di una visione d’insieme. Raramente cercano il contatto visivo con chi sta loro di fronte e non sono in grado di capire le emozioni altrui dalla mimica facciale. Manifestano iper o iposensibilità alla luce, ai rumori e ai contatti fisici. Tutte queste particolarità impediscono a bambini e adulti autistici di avere una sensata visione globale dell’ambiente in cui vivono. Le loro capacità di apprendimento sono perciò limitate. A loro riesce molto difficile immedesimarsi negli altri ed instaurare un rapporto. Nella maggior parte dei casi l’autismo può già essere riconoscibile nei primi tre anni di vita. I disturbi autistici possono essere accompagnati da un andicap mentale. Di autismo, delle sue cause, delle sue conseguenze, dei suoi disturbi e di come affrontarlo ci soffermiamo con il pedagogista Nicola Rudelli e con Gionata Bernasconi, autore di un libro sul tema intitolato “Martino, piccolo lupo”.

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