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Pierre Casè, un po’ artista e un po’ artigiano

di Antonio Bolzani

Pierre Casè, un po’ artista e un po’ artigiano, Sinceramente 17.11.14

Sinceramente 17.11.2014, 16:00

La terra, i sassi, i muri, le case e ovviamente il fiume della Valmaggia gli hanno trasmesso tanto; si potrebbe dire che gli sono entrati dentro e lo ispirano nella creazione delle sue opere d’arte: Pierre Casè si è nutrito e si nutre di colori, di odori, di oggetti e di elementi di un territorio dal quale ha attinto la “materia prima” per fare il pittore e lo scultore. È un artista-artigiano, insomma, che lavora anche con la sabbia, le plastiche, i graffiti, i chiodi vecchi, le corde ed il filo spinato: le sue opere sono inconfondibili così come il suo percorso esistenziale un po’ milanese e soprattutto locarnese. Pierre Casè è in effetti nato a Locarno il 16 febbraio 1944, oggi vive e lavora a Maggia. Espone regolarmente, sia in Svizzera sia all’estero dal 1964, e dal 1967 è membro attivo della SPSAS – la Società pittori scultori e architetti svizzeri – di cui è stato apprezzato presidente nazionale dal 1987 al 1993. Per dieci anni, dal 1990 al 2000, è stato Direttore artistico della Pinacoteca Casa Rusca di Locarno, per la quale ha curato l’organizzazione di importanti rassegne dedicate all’arte europea del Novecento, con particolare attenzione alla produzione svizzera, italiana, tedesca e spagnola. Antonio Bolzani ha incontrato questo artista valmaggese autodidatta la cui carriera è impregnata di elementi legati indissolubilmente al nostro territorio e alla sua storia: con le sue riflessioni e le sue osservazioni ci addentriamo nel suo atelier di Maggia alla scoperta di un uomo che ci fa “sentire” e immaginare la sua sensibilità artistica.