Ciclismo

"Il Tour de Suisse vive di cambiamenti"

Olivier Senn sulla probabile esclusione del Ticino dalla corsa 2018

  • 19 giugno 2017, 15:12
  • 8 giugno 2023, 08:16
Olivier Senn

La commissione organizzativa è già proiettata verso la prossima edizione

  • Keystone

All'indomani della chiusura del Giro della Svizzera 2017, il direttore generale Olivier Senn pensa già al futuro della competizione. "Il percorso per l'anno prossimo non è ancora definito, ma posso confermare che la sensazione che non ci sarà un passaggio in Ticino è corretta", ha ribadito lo zughese sulla falsa riga delle dichiarazioni della conferenza stampa di domenica. Quindi dopo 12 anni, il cantone italofono non dovrebbe accogliere le star del pedale nel 2018. "A sud delle Alpi c'è un senso dell'ospitalità fantastico", ha poi dichiarato, precisando che la probabile esclusione non è dovuta ad una mancanza di soddisfazione per l'organizzazione dell'arrivo a Cevio e della partenza da Locarno di quest'anno.

"Il fatto di non avere avuto un dominatore è stato senz'altro positivo"

Olivier Senn

"Preferiamo avere una corsa aperta, ricca di interessanti contrapposizioni in classifica generale", ha poi spiegato il direttore generale, entusiasta della competizione mostrata e dall'alternanza di ben sei leader. Al di là dell'aspetto sportivo senza dubbio esaltante, Senn ha infine esternato tutta la sua soddisfazione per un'edizione, a parer suo, senza punti negativi: "È stato un Tour de Suisse superlativo anche osservando il numero di spettatori: il tempo ha evidentemente aiutato".

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