Hockey

Coppa Svizzera, 42 anni dopo

Primo piano hockey: più incognite che certezze

30 settembre 2014, 12:24
6 giugno 2023, 23:15

Il segretario della Federazione svizzera... Sepp Blatter premia il Grasshopper nel 1966.

Il segretario della Federazione svizzera... Sepp Blatter premia il GC nel 1966

di Piergiorgio Giambonini

Torna la Coppa Svizzera, e se nessuno per il momento polemizza più di tanto (perlomeno apertamente…), gli interrogativi che l’accompagnano superano di gran lunga le certezze.

Quest’ultime sono di base due. La prima è che a riesumare una competizione sparita dal panorama hockeistico elvetico ben 42 anni or sono, sono stati gli stessi club della Lega Nazionale accettando via votazione il progetto proposto dalla Federazione e promosso a livello di marketing dalla potente agenzia InfrontRingier (diretta in Svizzera dall’ex ciclista professionista Armin Meier). Come dire che anche stavolta chi a livello di club si lamenterà, lo farà con la coscienza sporca… La seconda certezza è che a festeggiare la rinascita della Coppa sono i club di NL B e soprattutto di Prima Lega, per i quali la data del 1° ottobre 2014 assume evidenti contorni di storia e quindi di festa.

Tutto il resto, invece, è al momento un’incognita. Dall’attitudine che i giocatori di NL A porteranno sul ghiaccio, alla formazione che gli allenatori decideranno di schierare. Dai contenuti “tecnici” di fatto nulli in questo primo turno, all’interesse che pubblico e stampa riserveranno alla rassegna.

Ma questa è la Coppa, e questo è il suo destino. Ed ora tocca allora al popolare, ambizioso, ricco ma già parecchio intasato hockey elvetico andare a scoprire se ne vale la pena.