Il Lugano perde subito il fattore pista

I playoff non sono iniziati come sperato per il Lugano. Al termine di una gara-1 tesa e combattuta, i bianconeri sono infatti stati battuti alla Resega per 3-2 dal Servette e dovranno ora per forza di cose andare a imporsi almeno una volta a Ginevra. A fare la differenza è stato il rendimento degli stranieri e dei rispettivi special team, con gli svedesi dell'HCL piuttosto impalpabili e Taylor Pyatt assoluto mattatore con un gol in shorthand e uno in powerplay. Per i ticinesi anche un pizzico di sfortuna con i ferri centrati da Brunner e Klasen, e la penalità forse un po' severa inflitta a Chiesa e costata la rete decisiva.

La sfida è iniziata a gran ritmo e le occasioni da rete sono fioccate da una parte e dall'altra, tanto che ci si sarebbe potuti chiedere se si trattasse di una partita di playoff. In chiusura di frazione Pettersson ha perso ingenuamente un disco durante un powerplay e i ginevrini si sono involati verso Manzato, che ha respinto la botta di Antonietti ma non ha potuto nulla sul tap in di Taylor Pyatt. Nel secondo tempo il match è diventato più nervoso e spezzettato con il Lugano incapace di esprimere il proprio solito gioco e Loeffel a raddoppiare in powerplay al 25'51" dalla blu.

A scuotere e sbloccare la compagine di Fischer è stato Kostner, che sul perfetto assist di Reuille al 35'05" ha battuto Mayer prima di franargli addosso. Un minuto e 17 secondi dopo i 6'285 della Resega sono esplosi per il momentaneo pareggio di capitan Hirschi. Sulle ali dell'entusiasmo il Lugano avrebbe potuto prendere il sopravvento, invece la sfida è tornata ad essere equilibrata. Un equilibrio rotto solo da Taylor Pyatt al 51'44", al posto giusto sottoporta per infilare il 3-2. Nell'assalto finale, anche in 6 contro 4, i ticinesi hanno solo sfiorato il pareggio con Simek.