Hockey

Pettersson, basta e avanza lui

Il fuoriclasse svedese ha fatto la differenza

  • 1 November 2014, 09:25
  • 6 June 2023, 22:31
Fredrik Pettersson

Sul secondo derby stagionale il sigillo del top-scorer del campionato

  • Ti-Press

di Piergiorgio Giambonini

Potrà anche sembrare un’esagerazione in negativo, definire il secondo stagionale un “derby operaio”. Eppure, è questa l'impressione che ci è rimasta. Senza offesa, evidentemente, per gli operai: che, sia chiaro, assolutamente nulla di che offendersi c'è nel fatto d'essere operai. E ci mancherebbe altro. E allora torniamo pure al “derby operaio” della Resega, e spieghiamoci: buono il ritmo, e buona pure l'intensità, ma - onestamente - davvero troppi gli errori individuali e troppo poca la qualità vera per poter azzardare un'analisi più... incoraggiante.

“Derby operaio” anche perché, forma e sostanza del gioco a parte, pochissimi giocatori sono riusciti ad andare oltre quella stessa definizione. E allora se il Lugano ha vinto questo secondo derby stagionale, e se lo ha fatto con complessivo per quanto non eclatante merito, è perché dalla sua ha avuto quei pochi ma fondamentali giocatori in grado di elevarsi da un onesto contributo da “operai” più meno specializzati ad un ruolo di qualità superiore.

Pensiamo evidentemente, anche stavolta, l'ennesima, alle magiche mani di Klasen e al lavoro di classe di Filppula, ma soprattutto pensiamo a quant'è in grado di fare il signor Fredrik Pettersson. Sarà anche vero, come annotava qualche incontentabile in tribuna, che lo svedese qualche svista e qualche esagerazione partita giocando se la concede: ma l'esplosività e l'intensità che porta in pista quasi in ogni cambio di quasi ogni partita son cose che raramente si vedono e si ammirano.

È stato lui, insomma, Fredrik Pettersson, a fare la differenza vera (anche) in questo derby. Lo ha fatto lanciando dalla zona difensiva il break di Klasen e Hirschi verso l'1-0 al 16', lo ha fatto infilando una di quelle sue “mine” al volo per il 2-1 al 44' in power-play appena 37 secondi dopo il pareggio dell'HCAP, e lo ha infine sigillato con il 3-1 “tecnico” a fil di sirena finale. E tutto questo lo ha condito con tanto, tantissimo lavoro a tutta pista e con una bella serie di altre fucilate a rete e di dischi distribuiti qua e là ai compagni. Per un clamoroso bilancio personale, dopo le prime 18 serate di campionato, di 16 reti e 12 assist.

Intanto per il suo Lugano questa è la quinta vittoria casalinga consecutiva, e in pausa i bianconeri (che stasera infatti non giocano) si portano in egual misura morale alto e consapevolezza sia del proprio potenziale sia dei margini di crescita tuttora a loro disposizione ed indispensabili per poter guardare concretamente più in alto.

L’Ambrì, per contro, sa di aver giocato un derby solido e disciplinato, e di essere arrivato (anche stavolta) vicino a fare risultato, ma soprattutto sa che questa è stata la settima sconfitta consecutiva e che stasera alla Valascia – pur con la linea rimasta a 7 punti – quella col Friborgo ora appaiato in classifica diventa la classicissima partita che vale doppio. La prima vittoria piena casalinga in questo sofferto autunno leventinese (oltretutto dopo tre sconfitte piene consecutive…) è insomma d’obbligo. Di qui non si scappa.

Il servizio di Paolo Laurenti con Brett McLean e Francis Bouillon (Rete Uno Sport 01.11.2014, 12h30)

RSI Hockey 01.11.2014, 12:55

NL A, la copertina finale di Lugano - Ambrì (31.10.2014)

RSI Hockey 31.10.2014, 23:23

Ti potrebbe interessare