Motori

Jorge Lorenzo e le verità nascoste

Dopo-Qatar, tra trionfo italiano e sconfitta spagnola

  • 30 marzo 2015, 14:20
  • 7 giugno 2023, 06:48
Jorge Lorenzo

Solo quarto nel primo GP stagionale

  • Keystone

dall’inviato a Losail Alessandro Tamburini

Il Qatar non solo apre il Motomondiale, ma è la migliore opportunità per stare a contatto con i piloti (meno assaliti che in Europa) e per riannodare i fili dei motori dopo mesi di lavoro nell'ombra. Da tre anni il volo di rientro su Milano ha tra i suoi passeggeri Jorge Lorenzo, destinato a tornare nel “suo” Ticino. Accompagnato dal fido Claudio Scribano, il fisioterapista di Ragusa che lavorò anche col Milan e che è una sorta di secondo padre, uomo-ombra, del campione spagnolo. Lo segue, coccola, protegge.

Ed è parlando con Jorge che scopri quanto la pista non racconta la domenica, le verità nascoste. Ed allora Lorenzo ti mostra sul suo cellulare una foto, la sua verità. Come la spugna interna del casco che si stacca a sette giri dalla fine, offuscando la sua vista e rallentandolo nella lotta finale con i tre italiani scatenati in una battaglia furibonda e straordinaria.

Rossi ha vinto, l'Italia della rinata Ducati ha stravinto, la Spagna ha perso. Ma se l'errore di Marquez è un episodio visto in mondovisione, la spugna di Lorenzo ed il braccio di Pedrosa sono guai nascosti alla tv. Dani soffre da una vita a livello fisico. La sindrome compartimentale al braccio destro lo ha portato a gettare momentaneamente la spugna. Il suo braccio martoriato l'anno scorso da 50 graffette è un calvario.

Ma anche Lorenzo, stupito, spera che sia solo la delusione del dopo-gara, perché tra spugne che cadono o vengono gettate, la Spagna vuole prendersi la rivincita ad Austin.

L'aereo decolla. Jorge spegne il suo cellulare con cui vive in simbiosi. Ci si sconnette. Ognuno con le proprie verità nascoste. Anche i grandi sportivi sono esseri umani.

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