Tennis

I profumi di Church Road

Odori londinesi, dall'erba bagnata alle... creme solari

  • 30 June 2015, 20:19
  • 7 June 2023, 08:16
Caldo a Wimbledon

Intanto a Wimbledon si rischia l'allarme canicola

  • Keystone

dall'inviato a Londra Stefano Ferrando

Sono tanti, sono diversi, molti gradevoli (altri meno) e variano durante lo scorrere della giornata. Sono i profumi di Wimbledon, che rispetto a qualsiasi altra prova dello Slam, ammetiamolo, parte in vantaggio. Infatti, quando si arriva ai cancelli di Church Road, sfruttando i primi momenti della mattinata, quando il sole ancora non scalda l'aria, non si può non percepire quello dell'erba bagnata e curata di fresco. È questione di attimi, poi inizia ad essere sopraffatto dalla vita: o meglio dalla colazione. Che non è solo caffè, siamo comunque in Inghilterra: magari non il bacon in padella, però qualche salsiccia grigliata l'aria la contamina...

E poi, esperienza odierna (che previsioni alla mano domani avrà una sicura replica e probabilmente anche il suo culmine) sulla terrazza-stampa che domina i campi secondari, a dominare era il profumo delle creme solari. Perché le nuvole, fortunatamente, latitano: non ci sono ancora allarmi di canicola, ma domani è a serio rischio il record della temperatura più alta registrata durante un torneo (edizione 1976, 34,6 gradi). Quindi proteggersi dal sole è buona cosa, specie se sei accampato su un "roof" e di fontane manco l'ombra...

Sole, nuvole o pioggia c'è poi un profumo più classico e al tempo stesso esclusivo a Wimbledon, quello della vittoria. Oggi molti hanno festeggiato, qualcuno ha pure esultato per una prima sui verdi prati londinesi ma tutti torneranno in albergo o nel cottage affittato per le tre settimane del torneo con le narici colme del dolce profumo del successo.

Vero: ho tralasciato i profumi dei cibi nei vari punti ristoro ma è ora di cena anche per me e magari ne parleremo quando vi racconterò il menù Wimbledon...

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