Monfils e il dolore, troppo per Roger

dall'inviato a Lilla Marcello Ierace

A raccontarla un paio di settimane fa, una cosa così, non ci avrebbe creduto praticamente nessuno. Wawrinka (allora in piena crisi) che andava a spazzolare Tsonga e Federer (alla… terza giovinezza), che finiva asfaltato da Monfils. No, pura fantascienza. E invece è andata proprio così. Perché, in mezzo, ci sono stati i Masters dove, lo sappiamo bene, è successo di tutto. Stan ha ritrovato il proprio miglior gioco, ai livelli di Melbourne, mentre Roger si è trovato a lottare con un mal di schiena che può fargli più male di qualsiasi avversario.

Così, al termine della prima giornata di finale di Coppa Davis, ci troviamo sull’1-1, che ci può anche stare, ma in un modo davvero inimmaginabile. Dopo la strepitosa prestazione del vodese, il nostro numero uno è infatti finito travolto dal Monfils-Express, impostosi in tre set con il punteggio di 6-1 6-4 6-3. Ottima la prestazione del francese, bravo a partire a razzo, ma determinanti sono risultate certamente le precarie condizioni fisiche del basilese. In particolare nel rovescio (spesso molle e impreciso) e nella mobilità a fondo campo, il renano ha palesato le maggiori difficoltà dovute ai problemi alla schiena. Come detto, il transalpino ha sfruttato al meglio i limiti dell’avversario portandosi subito avanti (con un primo set chiuso in appena mezz’ora) e concretizzando poi ogni minima occasione. Ma il buon Gaël è anche stato efficacissimo al servizio limitando così al minimo le possibilità di recuperare del rossocrociato.

Un vantaggio che, stavolta, il transalpino non ha sprecato. Perché Monfils due set avanti con Mastro Roger si era già trovato qualche mese fa, nei quarti di finale degli US Open, subendo però in quella occasione una clamorosa rimonta da parte del renano. Ma, come detto, era un Roger diverso, quello lì, un Roger senza questo pericolosissimo mal di schiena.