Sharapova, la signora in rosso

Dall'inviato a Parigi Stefano Ferrando

Bella, bionda e dice (quasi) sempre sì: la diva Maria ha detto sì ancora una volta a Parigi, o forse è la terra ad averla scelta ancora una volta. Terza finale consecutiva e secondo titolo alla Porte d'Auteuil, su quel rosso che prima di "accettarla" le aveva regalato diverse amarezze. Il giorno in cui tutto è cambiato risale al 2010 e, come spesso in questi casi, grazie ad una sconfitta: Justine Henin la batteva in tre set e lei capiva cosa avrebbe dovuto fare.

Sono passati altri due anni, un'operazione alla spalla, tante ore in palestra a rinforzare l'articolazione malconcia, e soprattutto tanti match su quello strato di mattone tritato sul quale ha finalmente imparato a muoversi e scivolare. "Mi sembrava di essere una mucca sul ghiaccio" disse, non senza ironia: oggi non è certo Eleonora Abbagnato, l'etoile italiana dell'Opera, ma muove le sue lunghe leve con più rapidità e accortezza che in passato. Muscoli, determinazione e cuore, il mix russo in salsa olandese (coach Groeneveld e' un "orange") per il suo quinto Major: sì perché appena inizia a giocare Maria si scorda di essere la tennista più glamour del pianeta e si trasforma in una formidabile lottatrice. Un dato sia sufficiente a dimostrarlo: con la Finale contro la Halep, Sharapova ha portato a 20 i match vinti di fila, al terzo set, sulla terra rossa, numeri da...Nadal, o quasi.

E la rumena tascabile? La profezia del suo coach "Vincerà uno Slam e la stampa smetterà di occuparsi del suo reggiseno" (la Halep nel 2009 si sottopose ad un'operazione di riduzione del seno, ndr) si è avverata solo a metà: sì, perché con il suo tennis tutto ritmo ha definitivamente fatto il salto di qualità e l'attenzione generale si è concentrata sulla sua irresistibile ascesa. Da lunedì sarà numero 3 al mondo e pronta a dare un nuovo assalto alle "vecchie" solite note: lei, Muguruza, Bouchard, Stephens in testa sono pronte e chissà che entro breve al gruppetto di "giovani e sfrontate" non si aggiunga una certa Belinda Bencic.