dall'inviato a Ginevra Marcello Ierace
È stato un anno fantastico per il tennis elvetico, il 2014, su questo non ci sono dubbi. Iniziato con il trionfo agli Australian Open di Stan Wawrinka, è poi proseguito con il ritorno alla grande di Roger Federer (vittorioso a Dubai, Halle e Cincinnati e in finale a Wimbledon) e con la definitiva esplosione del talento di Belinda Bencic. Davanti ci sono ancora i Masters di Londra e, ovviamente, lo storico ultimo atto di Coppa Davis. “Certamente se in futuro ci guarderemo indietro per parlare di questo 2014, lo considereremo un vero e proprio anno di gloria”, conferma il presidente di Swiss Tennis René Stammbach.
Chiusa in modo più che positivo la parentesi della semifinale, sia a livello di risultati che per quel concerne l’organizzazione (inevitabile citare la presenza record di 18'400 spettatori per tutte e tre le giornate), ora si guarda all’ultimo passo verso l’Insalatiera. “Speriamo che quella di Lilla sia una bella avventura. Ci sarebbe piaciuto avere anche la finale in Svizzera – continua Stammbach – Però dobbiamo comunque essere contenti di aver giocato in casa sia i quarti che le semifinali, e non è una cosa da tutti i giorni”.
In Francia ci aspetta una vera battaglia: “Loro hanno una quantità impressionante di giocatori di alto livello e possono anche permettersi il lusso di non far giocare Monfils (come nei primi tre match contro la Repubblica Ceca, ndr). Però non dobbiamo dimenticare che noi abbiamo il numero tre e il numero quattro del mondo”, conclude il capo della nostra Federazione.
L'intervista di Ivan Zippilli a René Stammbach (15.09.2014)
RSI Tennis 14.09.2014, 18:47
Coppa Davis, l'intervista a René Stammbach (14.09.2014)
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