La RSI

Attualità, Magazine, Talk show

  • 2 May 2017, 09:59
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Un’informazione puntuale e affidabile e l’approfondimento dei temi politici, economici e sociali sono fra i compiti fondamentali di un’emittente di servizio pubblico. La RSI contribuisce alla formazione della libera opinione dei cittadini tramite appuntamenti quotidiani di attualità, magazine e dibattiti radiofonici e televisivi.

Programmi di informazione


Ogni giorno le emittenti TV della RSI offrono un’ora e mezza di programmi di attualità: Telegiornale e Quotidiano sono diventati nel corso dei decenni appuntamenti irrinunciabili per la grande maggioranza degli svizzero italiani. La Meteo è seguita e apprezzata anche all’estero per la qualità delle previsioni. Gli speciali su votazioni ed elezioni rappresentano un punto di riferimento ad ogni appuntamento con le urne. E un’attenzione particolare viene dedicata ai disabili sensoriali, con un’edizione del TG tradotta in lingua dei segni, oltre un terzo dei programmi sottotitolati da SwissTXT e numerosi lungometraggi accompagnati da un’audio-descrizione che ne facilita la comprensione.


Offre al pubblico un quadro completo degli sviluppi dell’attualità nazionale, internazionale e dei principali eventi di portata regionale. Nelle edizioni più brevi (flash) si punta in primo luogo a sintesi e tempestività, in quella principale delle 20 anche a contestualizzazioni, approfondimenti, reportage e analisi, spesso con il contributo di ospiti in collegamento o in studio. Il TG delle 18.00 è tradotto nella lingua dei segni per i non udenti. Nel 2016 le tre edizioni quotidiane del Telegiornale più l'edizione flash delle 16 sono costate complessivamente 11,5 milioni di franchi l'anno

L’appuntamento quotidiano con l’informazione televisiva della Svizzera italiana riferisce sugli avvenimenti di cronaca della regione, con particolare attenzione alla realtà politica, economica e sociale. Guarda al territorio regionale in un’ottica nazionale e senza trascurare i risvolti transfrontalieri. Oltre alle notizie e ai servizi news, la testata offre anche un primo approfondimento sulle tematiche più importanti. Nel budget del Quotidiano sono inclusi anche i costi di Turné, il magazine settimanale dedicato all’attualità culturale della Svizzera italiana. Le 366 edizioni del notiziario regionale sono costate in media 29'000 franchi.

La Meteo offre informazioni esaurienti, chiare e comprensibili sulle condizioni meteorologiche previste in Svizzera e in Europa nei sette giorni successivi a quello di trasmissione. La produzione e l'aggiornamento dei contenuti sono affidati all’Ufficio federale di meteorologia e climatologia, noto con il “marchio” MeteoSvizzera. La rubrica ha anche il compito di diffondere le informazioni ufficiali che riguardano la sicurezza della popolazione, per esempio gli avvisi di pericolo da maltempo. L'edizione delle 12.30 e quella prima del TG delle 20 sono dedicate essenzialmente alla meteo nella Svizzera italiana. Il costo quotidiano delle quattro edizioni del programma dedicato alle previsioni del tempo è di 2'000 franchi.

Magazine dell’Informazione

Magazine settimanale di approfondimento dell’informazione, Falò descrive e interpreta la realtà attraverso un giornalismo critico e indipendente. Il suo obiettivo è scavare dietro i fatti e le notizie, spiegarli nella loro complessità, anticipare quando possibile i temi che fanno discutere, rispondere agli interrogativi, ma anche sollevare dubbi. Dal locale al globale, tramite testimonianze originali e con gli strumenti classici del giornalismo d’approfondimento televisivo: il documentario, il reportage e l’inchiesta. Oltre alle produzioni proprie (il 70%), Falò propone documentari e servizi d’acquisto. Altri elementi cardine del programma sono gli ospiti in studio e le osservazioni del pubblico raccolte in diretta tramite il Forum. Falò va in onda per 50 settimane l’anno. Una puntata del settimanale di approfondimento e inchiesta costa in media 143’000 franchi.


Il magazine sui diritti del cittadino affronta temi che interessano tutti noi come clienti, pazienti, contribuenti, proprietari immobiliari o affittuari, pensionati e altro ancora. Al centro del programma, i diritti del cittadino/consumatore nei suoi rapporti con la grande e piccola distribuzione, l’amministrazione pubblica, la sanità, le autorità, i servizi sociali, aziende e imprese di ogni genere. Le segnalazioni del pubblico sul sito del programma diventano oggetto delle inchieste filmate, e lo studio rappresenta una piazza ideale dove il tema viene affrontato con più interlocutori. Il magazine settimanale sui diritti del cittadino ha un costo medio a puntata di 112’000 franchi.

Complice la crisi, spesso la parola economia evoca qualcosa di nemico, o quantomeno minaccioso. In realtà, proprio dall’economia dipendono molti aspetti della nostra vita: non solo il salario, la cassa pensione, gli acquisti, ma anche gli stati d’animo, gli umori, le preoccupazioni per sé e per i propri figli. L’economia è troppo importante per lasciarla ai soli esperti, e Tempi moderni prova a dare in presa diretta chiavi di lettura il più possibile semplici per capire problemi complessi. Il magazine sull'economia costa in media 48’000 franchi a puntata.

Un programma dedicato al racconto televisivo di luoghi, temi e personaggi, che avvicina il telespettatore alla realtà in cui vive, a volte scarsamente conosciuta e apprezzata negli aspetti che vanno al di là della cronaca quotidiana. Svizzera e dintorni è un’incursione antropologica, storica, sociologica, culturale nel territorio, che non esclude aperture verso altre realtà più o meno lontane sempre legate da una relazione di prossimità attraverso personaggi, situazioni o iniziative. Le dodici puntate di Svizzera e dintorni andate in onda nel 2016 sono costate in media 29’000 franchi ciascuna.

Alla più importante manifestazione culturale della Svizzera italiana è dedicato, per tutta la sua durata, un approfondimento quotidiano con incontri, interviste esclusive ai protagonisti, recensioni, estratti dei film in anteprima, la cronaca dai luoghi del festival e gli immancabili commenti e bilanci. Le 13 edizioni del programma che racconta il festival del film costano in media 33'000 franchi ciascuna.

Programmi elettorali

La campagna elettorale, i confronti sui grandi temi, il pomeriggio elettorale con la cronaca diretta minuto per minuto, le proiezioni, i risultati in tempo reale, i commenti a caldo, gli ospiti in studio, i collegamenti con le sedi dei partiti: gli appuntamenti elettorali sono da sempre seguitissimi dal pubblico, che tradizionalmente si raccoglie attorno al teleschermo per informarsi e per conoscere l’esito del voto. Nel 2016 gli 8 programmi relativi agli appuntamenti elettorali sono costati complessivamente 471'000 franchi, 233'000 dei quali per le trasmissioni sulle Elezioni Comunali e 238'000 per quelle sulle Elezioni americane. Ciascun programma è costato in media 59'000 franchi. Si tratta in entrambi i casi di spese che ricorrono ogni quattro anni.

Talk Show

60 minuti è un talk show settimanale sui temi d’attualità di cui si parla: a livello regionale, nazionale ed internazionale. Contrappone approcci diversi in modo da valorizzare la pluralità delle idee e arricchire il dibattito, rivolgendosi a un pubblico generalista pronto ad affrontare la messa in scena del confronto fra opinioni diverse e spesso contrastanti. 60 minuti costa in media 16’000 franchi a puntata.

Il Gioco del Mondo è un’intervista che si sviluppa attraverso il lancio dei dadi per stabilire un percorso narrativo apparentemente casuale, dentro il quale l'ospite è stimolato a raccontare se stesso svelando al pubblico gli aspetti meno noti della propria personalità. Ci sono una pedina e un piano di gioco e l’ospite si muove fra caselle che rappresentano le stazioni della vita: dalle amicizie ai sogni, dagli amori ai vicoli ciechi. Nel Gioco del Mondo non si vince e non si perde, ma ci si confronta con se stessi davanti al pubblico. Una puntata del gioco-intervista costa in media 7'500 franchi.

Ogni settimana i ragazzi in studio dibattono su un tema vicino al mondo dei giovani adulti, facendo riferimento alle proprie esperienze personali. Il dibattito è un incontro di opinioni piuttosto che uno scontro. Il talk-show per giovani adulti è costato in media 30’000 franchi a puntata.

Tradizionale luogo di confronto sui temi in votazione o fra i partiti in vista di votazioni ed elezioni, Democrazia diretta informa i telespettatori/cittadini, aiutandoli a farsi un’opinione. Gli ospiti, scelti fra i protagonisti del dibattito politico cantonale (ticinese e grigionese) e federale, sono invitati a non utilizzare un linguaggio tecnico e a non esprimersi in politichese. Il pubblico a sua volta può partecipare attraverso il forum online che alimenta il dibattito in studio. Nel 2016 una puntata di Democrazia diretta è costata in media 13’000 franchi.

Quattro le puntate di ciascun ciclo, in onda periodicamente, e quattro anche le parole chiave, ciascuna delle quali diventa il fil rouge della serata. Un film fa da spunto tematico per un talk show di intrattenimento culturale, e nella conversazione – inframmezzata dalle note della Come Dire Band – la parola viene interpretata e letta da angolazioni diverse, con tono lieve e non accademico, dagli ospiti. Una puntata del "magazzino delle idee" di LA 1 costa in media 53'000 franchi.

Programmi religiosi

Sono due i settimanali di informazione religiosa in onda su LA 1. Segni dei tempi, curato dal pastore Paolo Tognina, è dedicato alla realtà delle Chiese evangeliche e offre un'informazione religiosa nella prospettiva protestante, con costante riferimento all’orizzonte ecumenico e privilegiando l’aspetto religioso dell’attualità e l’opinione delle minoranze. Strada regina, presentata da don Italo Molinaro, informa sulla vita della Chiesa cattolica nella Svizzera italiana, nel resto del Paese e nel mondo. Affronta temi d'attualità legati al Cristianesimo offrendo la testimonianza di sacerdoti e laici attivi in ambito ecclesiale, senza trascurare altre realtà cristiane. Il costo medio dei due settimanali religiosi è di 7’000 franchi a puntata.

La RSI offre quattro Messe e Culti televisivi di produzione propria sull’arco dell’anno. Si tratta di due Messe cattoliche (una diffusa in Eurovisione), un Culto protestante (anch’esso in Eurovisione) e una Celebrazione ecumenica. Le produzioni si avvalgono della consulenza delle Chiese cattolica ed evangelica-riformata. Oltre alle produzioni proprie, la RSI riprende, traducendole in italiano, Messe e Culti delle principali festività cristiane, provenienti dal circuito nazionale e dall’Eurovisione. La trasmissione delle funzioni religiose, fra produzioni proprie e Messe e Culti provenienti dal circuito nazionale e dall’Eurovisione, è costata in media 21'000 franchi.

Il 23 settembre scorso su LA 1, in diretta dallo studio 1 di Comano, è andato in onda in prima serata un programma di due ore in cui il direttore della RSI Maurizio Canetta, sollecitato da Lorenzo Mammone, ha risposto in diretta a domande, critiche e suggerimenti relativi dei telespettatori in studio e a casa. “RSI senza filtri” – questo il titolo della trasmissione – è costata 105'000 franchi.

Il 2016 è stato l’anno di Alptransit, e la RSI ha dedicato quattro appuntamenti speciali della nuova trasversale ferroviaria alpina, comprese le due giornate di diretta in occasione dell’inaugurazione. Il costo complessivo dell’operazione è stato di 289'000 franchi.

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