Con "Ognuno riconosce i suoi" di Elena Rausa siamo nella Milano degli anni ’90, troviamo i genitori di Caterina (Sandro e Teresa, lui dipendente di una grande multinazionale americana e lei docente di matematica in un istituto tecnico) e Anna, sua zia, sorella di Sandro e madre dell’allora piccolo Michele intenta ad inseguire le sue battaglie, i suoi ideali e forse la sua stessa crescita.
La forma è quella di una sorta di diario, composto da Caterina, che -ventenne nel 1992- è impegnata a ricostruire la propria archeologia familiare per il cugino Michele, che è in coma.