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A Chiara

Nelle sale della Svizzera italiana l'ultimo film di Jonas Carpignano

  • 26 October 2021, 12:22
  • 14 September 2023, 07:27
  • CINEMA

A Chiara, la recensione di Michele Serra

RSI New Articles 26.10.2021, 14:26

Di: Michele Serra

La prima inquadratura è già una dichiarazione d'intenti: siamo addosso alla protagonista, fisicamente. Dentro ai suoi capelli, possiamo osservare la grana della pelle. È così per tutto il film.

La cinepresa di Jonas Carpignano è sempre a pochi centimetri da lei, raramente vediamo inquadrature larghe, panorami. A Chiara è fatto di piani, quasi privo di campi. E per carità, annullare la distanza fisica per cercare di avvicinarsi emotivamente, è un trucco che il cinema usa da almeno ottant'anni. Però Carpignano è forse il migliore e il più rigoroso, tra i neo-neorealisti d'Italia.

Il regista premiato a Cannes e a Zurigo è tecnicamente italo-americano, ma se esiste un cinema che si colloca fieramente agli antipodi di quello hollywoodiano, è il suo. Buffo che in qualche modo anche lui cerchi di costruire un suo “universo”, visto che è al terzo film con lo stesso sfondo. A Chiara viene dopo A Ciambra e Mediterranea. Il suo non è l'universo Marvel, ovviamente, ma è quello di Gioia Tauro, della Calabria, del profondo sud italiano.

E di certo non è popolato da supereroi: si parla, in A Chiara, di famiglie di malavita. Ma siamo lontani anche dai boss di Gomorra. La critica che spesso ha accompagnato i prodotti cinematografico e televisivo ispirati al romanzo di Roberto Saviano è che contribuissero in qualche modo a rendere glamour quel mondo. Al di là del fatto che si tratti di critica pretestuosa e poco utile, mai potrebbe essere rivolta a Jonas Carpignano: il suo è un mondo criminale di bassa lega, popolato di manovali che al massimo possono arrivare a un livello – per così dire – piccolo borghese, nella piramide sociale mafiosa.

Sono altre le cose che possono rendere più farraginoso lo svolgimento di A Chiara: sopra ogni altra cosa, la recitazione degli attori non professionisti (la vera famiglia della protagonista Swamy Rotolo), che risulta spesso – e paradossalmente – poco naturale. Uno di pochi, piccoli difetti, che non riescono a scalfire la potenza complessiva del film.


A Chiara (Italia, 2021)
Regia: Jonas Carpignano
Interpreti: Swamy Rotolo, Grecia Rotolo, Claudio Rotolo
Durata: 121'

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