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Città a sinistra, tranne...

L'area progressista avanza nei 10 principali centri della Confederazione, ma in Ticino emerge una controtendenza. L'analisi di Sean Müller

  • 18 dicembre 2018, 06:41
  • 9 giugno 2023, 01:40

Tutte a sinistra, ma in Ticino...

RSI/Jona Mantovan \u201cpixel\u201d 18.12.2018, 06:30

Di: px

Il 1994 fu l’anno di una svolta per Zurigo: Monika Stocker, dei Verdi, portò a casa una significativa vittoria elettorale: divenne infatti la quinta rappresentante della sinistra in un Municipio composto da nove membri. La maggioranza del “Governo” della città passò così a PS e Verdi ed è rimasta fino ad oggi nelle mani di questo schieramento. Nel 2018, poi, il campo rosso-verde ha conquistato sei dei nove seggi.

Questo spostamento di forze è un esempio di ciò che si è verificato nella maggior parte delle città elvetiche dall'inizio degli anni Novanta. Utilizzando i dati dell'Unione delle città svizzere, SRF Data ha rilevato come i partiti di sinistra siano riusciti ad espandere gradatamente le loro posizioni nelle città. Una maggioranza borghese oggi esiste solo a Lugano, dove la Lega dei Ticinesi ha tre dei sette municipali, mentre del PLR fanno parte altri due.

Il fronte della sinistra (PS, Verdi e altri partiti minori), dal 1993, è riuscito ad acquisire seggi negli esecutivi delle dieci principali città. Nello stesso periodo, la destra (UDC, PLR e altri) ha invece perso quasi la metà dei propri mandati.

Un fenomeno recente

Questa tendenza, tuttavia, è piuttosto recente: solo nel 1997 la sinistra è riuscita a superare lo schieramento opposto; in precedenza, infatti, la maggior parte delle città era stata governata per decenni dalla destra.

La svolta a sinistra si è diffusa di città in città nel corso degli anni Novanta: dapprima a Ginevra, Losanna e Berna; poi, come detto, a Zurigo nel 1994; quindi a Bienne nel 1997 e a Basilea e Winterthur nel 2005. Oggi, sette delle dieci città più grandi del paese hanno maggioranze di sinistra nei loro esecutivi.

Come detto, una maggioranza borghese, fra i 10 principali agglomerati si registra attualmente solo nella città di Lugano.

Consigli comunali di pari passo

Uno sviluppo analogo si può osservare anche a livello di consigli comunali, anche se in misura minore.

I poteri — nel complesso — risultano più equilibrati nei legislativi rispetto agli esecutivi.

Il fatto che le maggioranze nei consigli comunali siano meno nette è probabilmente dovuto anche al sistema elettorale: mentre la maggior parte di questi — fatta eccezione per Berna — sono eletti con sistemi maggioritari , le elezioni dei Legislativi si svolgono con metodo proporzionale: i seggi sono ripartiti tra i partiti in proporzione ai voti ricevuti e questo porta a maggioranze più di misura.

La sinistra perde a Ginevra

Uno sguardo alle singole città mostra un'immagine mista. Se è vero che la quota dalla sinistra è aumentata a Zurigo, Basilea, Berna e San Gallo, essa però detiene maggioranze assolute solo a Zurigo, Losanna e Berna. Nello stesso periodo, inoltre, l'area progressista ha anche perso la maggioranza che deteneva nel Legislativo comunale di Ginevra.

Le dieci maggiori città svizzere si sono sensibilmente spostate a sinistra negli ultimi 25 anni, sia a livello di esecutivi sia di legislativi. Due fattori potrebbero spiegare questo trend, riportano gli autori dello studio pubblicato da SRF Data.

Da un lato, il cambiamento socio-strutturale: negli anni Ottanta, infatti, molti abitanti delle città dominate dallo schieramento borghese si erano trasferiti in periferia, mentre a restare nei centri urbani erano i meno abbienti, gli anziani e i disoccupati. Questi gruppi hanno beneficiato delle politiche di riallocazione della sinistra, che hanno ampliato l'offerta di servizi educativi, culturali e di assistenza. Questo a sua volta ha reso le città attrattive per persone istruite e socialmente liberali, che votano prevalentemente per lo schieramento di sinistra.

Strappi tra città e campagna

Gli analisti di SRF Data, poi, riportano come nello stesso periodo in cui la sinistra si rafforza nelle città, l'UDC viva la sua ripresa nazionale grazie ad un ampio sostegno nelle campagne. Il politologo Sean Müller dell'Università di Berna non la ritiene una coincidenza: "Il conflitto di classe sta perdendo rilevanza, mentre diventano sempre più importanti le questioni relative all'integrazione internazionale della Svizzera o alla sua identità culturale e politica. Queste sono le domande che sempre più spesso aprono una frattura tra le aree urbane e rurali della Svizzera”.

Dopo le ultime elezioni comunali dello scorso 4 marzo a Zurigo, il PLR ha lanciato il progetto "PLR Urban", al quale partecipano le sezioni locali delle otto maggiori città svizzere. La questione che si pone verte su come il programma del partito possa essere maggiormente orientato ai dossier urbani. Resta da vedere se il PLR sarà così in grado di rallentare l'avanzamento dello schieramento rosso-verde.

Metodologia dello studio

La valutazione si basa sui dati forniti dall'Unione delle città svizzere su richiesta di SRF Data. Questi mostrano la distribuzione dei seggi negli esecutivi e nei legislativi dal 1993 al 2017. SRF Data ha aggiunto il 2018 alla serie. I dati e la metodologia alla base della valutazione sono disponibili sul portale Open Data di SRF Data.
(APRI: https://srfdata.github.io/2018-07-linke-staedte )

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