Ticino e Grigioni

I Frontaliers sbarcano in USA

Spezzoni del film campione d’incassi in Ticino proiettati all’ambasciata Svizzera di Washington in chiusura della “Settimana della Lingua italiana nel mondo”.

  • 20 October 2018, 19:22
  • 8 June 2023, 23:55

CSI 18.00 del 20.10.2018: la corrispondenza di Emiliano Bos

RSI Ticino e Grigioni 20.10.2018, 21:23

  • RSI/EB

Da Bizzarone al Campidoglio di Washington, il passaggio oltre la ramina stavolta porta Oltreoceano. Bussenghi e Bernasconi diventano per un giorno “ambasciatori” della lingua italiana nella sede diplomatica della Svizzera qui negli Stati Uniti.

Sullo schermo scorrono le immagini famigliari al pubblico ticinese, con l’ironia consolidata della coppia badino-guardia di confine trasformata nel lungometraggio “Frontaliers disaster”.

“Il titolo non è in inglese ma in dialetto”, scherza Alberto Meroni, il regista del film arrivato qui dal Ticino per parlare della pellicola con protagonisti Flavio Sala e Paolo Guglielmoni. “In un momento di contrasto nei confronti dei frontalieri, Frontaliers in modo comico riesce a unire qualcosa che separa, senza volgarità. Sono dei simpatici vicini di casa”.

Battute in italiano, sottotitoli in inglese, risate in entrambe le lingue. Due personaggi, due mondi e un confine che proiettano una comicità senza frontiere. Ma non semplicissima da cogliere per chi non conosce la complessità del contesto culturale di confine. In sala tanti studenti di lingua italiana, come Frank Fortunati, famiglia di origine italiana e una passione per la lingua di Dante. “Qualcosa mi è probabilmente sfuggito delle loro battute, ma li ho trovati davvero divertenti”, commenta a fine serata.

Gli spezzoni del film e della serie “Frontaliers” pubblicata negli anni scorsi su youtube hanno scandito la riflessione sulla lingua italiana e sul “fenomeno culturale” costituito in Ticino da questi due personaggi. Accanto ad Alberto Meroni ne hanno parlato la linguista Valeria della Valle e Laura Lazzari Vosti, ricercatrice ticinese e docente di italiano all’Università Cattolica di Washington. Una sfida divertente ma non semplice: raccontare agli americani come le “regole” degli svizzeri - con Loris J. Bernasconi – e le “eccezioni” degli italiani - con il frontaliere Roberto Bussenghi – possano convivere nell’identità svizzero-italiana. E fare il pieno di incassi al cinema, portando davanti al grande schermo il 10% della popolazione ticinese. Paragonato agli USA, è come avesse venduto oltre 30 milioni di biglietti agli americani, superando Star Wars.

Emiliano Bos

Ti potrebbe interessare