Hockey

"Da piccolo giocavo solo in attacco"

Il difensore bianconero Elia Riva si racconta a 360 gradi

  • 10 December 2018, 19:02
  • 9 June 2023, 02:28
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elia riva

Presente e futuro per la retroguardia del Lugano

  • Keystone

Sono tanti i giovani ticinesi che cercano di sfondare nell'hockey svizzero, molti però si fermano cammin facendo. Non è il caso di Elia Riva, che da ormai due stagioni è entrato a pieno titolo nel roster principale del Lugano. "I miei primi passi li ho fatti a Faido, poi ad Ambrì fino ai moskito e infine sono arrivato a Lugano, dove sono riuscito a raggiungere la prima squadra. Diciamo che tutto è partito da una pista all'aperto dove faceva molto freddo", ha dichiarato il classe '98.

Ci vuole un po' di fortuna, essere al posto giusto al momento giusto. La mia prima partita l'ho giocata quando due o tre difensori erano fuori per infortunio. Ho avuto la mia chance e ho cercato di sfruttarla al meglio

Elia Riva

Non ci sono però stati solo pattini e bastoni da hockey in casa Riva: "Giocavo anche a calcio e lo facevo piuttosto bene, ma poi ho scelto di seguire i passi di mio padre - ha dichiarato il difensore bianconero - lui è stato uno stimolo per me, mi ha sempre aiutato e ancora oggi parliamo tanto dopo le partite".

Ho scelto il 37 perchè sia mio padre sia Paolo Imperatori, mio vicino di casa, lo usavano

Elia Riva

Una giovane promessa dell'hockey ticinese, ma soprattutto una pedina importante sulla quale il Lugano potrà puntare per costruire la difesa del futuro. Lui che però agli inizi nelle retrovie proprio non ci voleva stare: "Da piccolo giocavo in attacco e non tornavo mai, poi mi hanno messo dietro per imparare e da allora sono rimasto un difensore", ha concluso Riva.

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