Dopo le dichiarazioni di guerra di mercoledì, giorno della sentenza del TAS che la obbliga a sottoporsi a una cura ormonale per poter gareggiare con le donne, Caster Semenya ha lanciato segnali diametralmente opposti giovedì. Da alcuni messaggi pubblicati dalla due volte campionessa olimpica (2012 e 2016) e tre volte mondiale (2009, 2011 e 2017) degli 800 metri sui propri profili social, si evince che la 28enne affetta da iperandrogenismo possa pensare al ritiro.
Io sono e sarò sempre questa. Ho finito.
Caster Semenya
Iscritta sulla sua distanza prediletta nel meeting di apertura della Diamond League, in programma venerdì a Doha, la Semenya ha pure pubblicato un'aforisma che recita: "Sapere quando andar via è saggio. Avere la capacità di farlo è coraggioso. Farlo a testa alta è dignitoso". Il meeting in Qatar è in programma soli 5 giorni prima dell'entrata in vigore della nuova regola IAAF sul livello di testosterone nelle donne.
Intanto, proprio in conferenza stampa a Doha, il presidente della federazione internazionale Sebastian Coe, si è detto grato che il TAS abbia scelto di rispettare le differenze di genere e dunque la nuova regolamentazione. La IAAF ha pure fatto sapere che intende applicare la stessa, come previsto ma contrariamente a quanto suggerito dal tribunale losannese, fino alla distanza del miglio, escludendo di fatto la Semenya e le colleghe con la stessa condizione da prove verso le quali avrebbero potuto dirigersi.
Atletica, il servizio su Caster Semenya (Telegiornale 01.05.2019, 20h00)
RSI Atletica 01.05.2019, 20:37