Ticino e Grigioni

“Siamo in salvo, ma pensiamo alla Siria”

Nella giornata del rifugiato la storia di una famiglia di Damasco che in Ticino ha trovato una nuova vita e molti amici

  • 20 June 2019, 18:01
  • 9 June 2023, 10:47
  • PROGETTO MEDITERRANEO

CSI delle 18.00 del 20.06.2019: giornata del rifugiato, il racconto della famiglia Oudabashi, di Francesca Calcagno

RSI Ticino e Grigioni 20.06.2019, 19:08

Di: CSI-Francesca Calcagno/VA

“La Svizzera? Oh sì, sin dal primo momento ho accettato, per dare un futuro ai miei figli.” Ammar, nella giornata internazionale del rifugiato, ci racconta la sua prima reazione quando nel 2018 lo hanno inserito del programma di reinsediamento per rifugiati siriani dell’Alto Commissariato ONU. Con la sua famiglia – la moglie Samah ed i figli Yasser e Hala – era riuscito a fuggire in Giordania, lasciando Damasco. Per cinque anni ha aspettato, pensando più di una volta di partire da solo verso l’Europa e poi farsi raggiungere dalla famiglia. Sarebbe stata una scelta rischiosa quella di attraversare il Mediterraneo in barca per magari non arrivare mai. Poi quella telefonata che ha cambiato loro la vita portandoli in Ticino, a Cadro

“Quando sono arrivato ho pensato solo che volevo dei nuovi amici” ci spiega il 12enne Yasser in un italiano quasi impeccabile e poi ci mostra la chat in cui si scambia messaggi in italiano con altri ragazzini che vivevano con lui al centro della Croce Rossa. E’ il loro modo di restare in contatto visto che ora con la sua famiglia si è trasferito in un appartamento di Caslano. Anche sua sorella Hala di 9 anni ha imparato l’italiano giocando con gli amici e a scuola: “Mi piace tanto la matematica- ci spiega- addizioni, sottrazioni….tutto!”

A tutti manca molto la Siria, i luoghi di Damasco dove sono stati felici con il resto della loro famiglia. I ricordi sono però anche dolorosi, come quella volta in cui sono sfuggiti per un pelo ad un cecchino e ai bombardamenti. Il sogno del piccolo Yasser è quello di andare a vivere a Lugano, dove probabilmente potrebbe giocare a basket, la sua passione. Ma a al suo paese di origine, pensa ancora: “Sì tantissimo” conclude con un sorriso

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