Ciclismo

Bertogliati, "essere più interdisciplinari"

Il ticinese traccia un bilancio delle prime settimane di lavoro con la Nazionale

  • 16 agosto 2019, 14:13
  • 9 giugno 2023, 14:44
BertogliatiIAM

Il 40enne

  • Keystone

Dopo poco più di due settimane al posto di assistente allenatore della Nazionale svizzera di ciclismo su strada (capitanata ad interim da Marcello Albasini), il ticinese Rubens Bertogliati traccia un primo bilancio positivo dell'esperienza: "Questi primi giorni sono andati bene, ho trovato una squadra compatta e pronta ad aiutarsi a vicenda, a dimostrazione del buon lavoro svolto finora".

È importante pianificare bene le stagioni e scegliere adeguatamente gli obiettivi da perseguire

Rubens Bertogliati

Nei prossimi 13 mesi e mezzo sono in programma i Mondiali nello Yorkshire (22-29 settembre 2019), i Giochi Olimpici di Tokyo (25-29 luglio 2020) e infine la rassegna iridata casalinga di Martigny e Aigle (20-27 settembre 2020). Di che tenere occupati i vertici delle due ruote rossocrociate insomma: "Sarà fondamentale pianificare bene e soprattutto scegliere gli obiettivi adatti a ciascuno", ha sottolineato il 40enne, capace di vestire la maglia gialla al Tour de France nel 2002.

Sempre più campioni sono ultimamente in grado di cimentarsi con successo non solo sulla strada, e secondo Bertogliati è un modello da seguire: "L'interdisciplinarietà è promossa soprattutto tra i giovani, ma andrebbe coltivata anche in seguito, penso in particolare alle categorie U17 e U19, senza escludere gli U23. Le gare sono gare, che siano su strada, sentieri, montagne o pista, e i vari appuntamenti sono molto interessanti in qualsiasi specialità".

L'intervista a Rubens Bertogliati (Rete Uno Sport 16.08.2019, 17h30)

RSI Ciclismo 15.08.2019, 23:22

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