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L’origine dei gatti che salutano

La leggenda dei Maneki neko è nata in un tempio buddista giapponese

  • 21 agosto 2019, 12:58
  • 9 giugno 2023, 14:53

La leggenda dei gatti portafortuna

RSI Mondo 21.08.2019, 11:31

Di: ANSA/MarGù

Secondo una leggenda secolare il luogo di nascita del Maneki neko, anche noto come “il gatto che dà il benvenuto” o “gatto della fortuna”, si trova a Gotokuji, un tempio buddista situato nel quartiere di Setagaya, a Tokyo.

Le origini di questo gattino sono ancora molto incerte: si pensa sia apparso per la prima volta verso la fine del periodo Edo (1603-1867), ma il documento più antico risale al 19esimo secolo, nel periodo Meiji, quando venne menzionato in un articolo di giornale del 1876. Ci sono infatti prove risalenti a quel periodo di gatti che salutano vestiti con dei kimono e distribuiti presso un tempio di Osaka.

Esistono Maneki neko di diversi colori e svariate grandezze, anche se il bianco è considerato il più popolare. Solitamente hanno qualche accessorio intorno al collo, come un campanello o un bavaglino decorativo. Secondo la credenza popolare, se ad essere alzata è la zampa destra dovrebbe propiziare salute e famiglia, la sinistra invece attirerebbe affari e clienti. È inoltre opinione comune che più è in alto la zampa e maggiore è la fortuna che porta.

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