Ticino e Grigioni

Chi è favorito tra Lombardi e Chiesa?

Secondo duello a Modem in vista del ballottaggio del 17 novembre per i due seggi ticinesi al Consiglio degli Stati

  • 5 novembre 2019, 12:18
  • 15 settembre 2023, 11:25
Ballottaggio per gli Stati: il faccia a faccia tra Filippo Lombardi e Marco Chiesa a Modem 

Ballottaggio per gli Stati: il faccia a faccia tra Filippo Lombardi e Marco Chiesa a Modem 

  • RSI
Di: bin

Si accendono i riflettori in vista del ballottaggio per i due seggi ticinesi al Consiglio degli Stati, in programma il 17 novembre. Martedì mattina durante la puntata di Modem, su Rete Uno, si sono confrontati i candidati Filippo Lombardi (PPD) che siede nella Camera alta dal 1999, di cui è stato pure presidente e che al primo turno ha ottenuto 43'888 voti e Marco Chiesa (UDC), già rieletto al Nazionale, che di preferenze ne ha raccolte 32'576.

Ballottaggio per gli Stati: il faccia a faccia tra Filippo Lombardi e Marco Chiesa a Modem

“Sono il favorito alle urne, ma come avviene in Formula Uno conquistare la pole position non vuol dire vincere il Gran Premio, quindi nessuno è al sicuro. Questa tornata elettorale è la più imprevedibile perché se in passato gli attacchi per conquistare un seggio giungevano distintamente da sinistra e poi da destra, oggi l’attacco giunge da ambo le parti, ovvero dall’UDC e dal PS, con due candidati molto credibili... Quindi la corsa è molto più imprevedibile”, ha ricordato a inizio dibattito il senatore uscente PPD Filippo Lombardi.

"Mi presento al ballottaggio con l’appoggio della Lega, con la quale abbiamo una collaborazione che dura da anni... Ricordo che in passato l’UDC ha aiutato proprio la Lega nelle sue battaglie, ad esempio con la riconferma dei due attuali consiglieri di Stato in Ticino. C’è intesa tra le parti e c'è la volontà di portare alla Camera dei cantoni delle argomentazioni e delle sensibilità diverse da quelle che sono state sviluppate fino ad oggi, e con una voce che sia in grado di rappresentare quei cittadini ticinesi che vedono nelle nostre battaglie le loro problematiche, con le quali sono confrontati quotidianamente", ha sottolineato dal canto suo il democentrista Marco Chiesa.

Dopo un'introduzione pacata, il dibattito si è poi acceso quando è stata affrontata la questione della "difesa degli interessi ticinesi". Sul tema Lombardi ha sostenuto: "In passato non sono mancati i motivi di soddisfazione per il Ticino in termini di infrastrutture, di decisioni di principio e di italianità con l’elezione in Consiglio federale di un ticinese… È chiaro che le preoccupazioni della gente oggi sono altre: i costi della salute e la pressione sui salari. È su questi fronti che bisogna lavorare. Se Chiesa è favorevole affinché si disdica la libera circolazione, io ribadisco che non ce la faremo perché la maggioranza della Svizzera la pensa diversamente e allora dobbiamo batterci per difendere le specificità ticinesi, i posti di lavoro e i salari”.

Di tutt'altro avviso la posizione di Chiesa che ha ribadito: "Il popolo svizzero si è già espresso sulla libera circolazione delle persone e nel 2014 ha detto di sì alla nostra iniziativa che parlava di contingenti, tetti massimi e preferenza indigena… Quello che poi è successo alle Camere è stato scandaloso poiché la decisione popolare è stata applicata con una formula light, senza prendere in considerazione le proposte dell’UDC. Noi non ci fidiamo di questo Parlamento ed è per questo motivo che abbiamo lanciato un’iniziativa che voteremo nel mese di maggio del 2020, volta ad abolire la libera circolazione delle persone che ha portato: 20'000 sotto occupati nel canton Ticino, un’esplosione delle persone in assistenza, 40'000 posti creati 30'000 dei quali andati ai frontalieri e non da ultimo un rischio povertà cresciuto negli ultimi 10 anni dal 20% al 30% della popolazione. Nessun accordo bilaterale è buono se distrugge la nostra economia e fa soffrire la nostra gente".


Non sono mancati poi affondi sulle questioni rapporti e accordi con l’Unione Europea, soprattutto sui fronti scambi commerciali, misure di accompagnamento e immigrazione, nonché la composizione del Consiglio federale travolto dall’ondata ecologista nelle recenti elezioni, oltre a età di pensionamento e relative rendite. Di seguito proponiamo il dibattito integrale andato in onda su Rete Uno.

Lombardi-Chiesa: il dibattito

Modem 05.11.2019, 08:20

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