Filosofia e Religioni

Spiritualità

L'ultima libertà

  • 16 December 2020, 07:11
  • 31 August 2023, 10:27
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Caspar David Friedrich, Monaco in riva al mare, 1808

Caspar David Friedrich, Monaco in riva al mare, 1808

Di: Mattia Cavadini

Più avanzo negli anni e più mi convinco che la spiritualità è l’unica, ultima e suprema forma di libertà e resistenza di fronte a una società sempre più materialista, volgare e pornografica.

È, questa, del resto, anche la tesi di Mario Tronti, filosofo italiano, espressa nel suo libro-biografia Dello spirito libero (Il Saggiatore) nonché di altri grandi filosofi (Ernst Jünger) e scrittori (Lev Tolstoj) prima di lui.

Ciò che non ha potuto fare la politica (la quale ha mostrato una sudditanza trasversale all’economia e al denaro) può farlo la spiritualità, che si configura come un modo, forse il più radicale, per essere contro. Contro il materialismo, la superficialità, l'idolatria che pervadono la società contemporanea. Un essere contro in modo sereno, senza rabbia e rancori. Ma forse, più che un essere contro, è un essere altrove, in un tempo e uno spazio incontaminati, infiniti.

Il capitalismo ha fatto il deserto nell'anima dell'uomo

RSI Corsivo 17.10.2018, 11:20

Spiritualità, però, non intesa come accomodamento o rassegnazione, ma come forma di resistenza. Del resto, proprio questa valenza essa assunse per i profeti, per i padri del deserto, per i mistici. Spiritualità come interiorità, come riscoperta di un mondo interiore per sua natura infinito, e proprio per questa sua natura antagonistico all’organizzazione sociale.

In questo senso la spiritualità è un porsi in opposizione, è un linguaggio della crisi (e, allo stesso tempo, una forma di rigenerazione). Lo dimostra il fatto che molte parole della spiritualità si stiano riversando in modo benigno dentro le forme tradizionali della politica, come ad esempio: vigilanza, pazienza, ascolto, meditazione, preghiera, silenzio, povertà, solitudine. Tutte parole che si oppongono alle regole che governano la società contemporanea, fondata sulla la fretta, sulla corsa quotidiana, sull’arrivare primi.

La spiritualità è un modo di sfuggire alle morse del potere, che ci vuole sudditi, seduti alla mensa del benessere materiale. In questo senso, non è da vedere come una scelta di ripiego o un’evasione. Bensì l'atto supremo di far valere la propria scelta libera e incondizionata. La spiritualità è il luogo in cui praticare la propria libertà, quel Freigeist che è la sola cosa che ci appartiene nel profondo e che nessuno può toglierci.

Quando Gesù risorto sta per lasciare i discepoli, dice loro: riceverete lo Spirito. Questo è il lascito, che abbiamo tra le mani, senza il quale non ci sarebbe che una sola, grande oppressione.

Per un recupero del religioso

RSI Corsivo 17.10.2018, 11:21

L' ambito della spiritualità è l'ambito della libertà irriducibile. Solo coltivandola, possiamo, forse, sperare di costruire una Polis e un Uomo nuovi, alternativi a quelli egemoni.

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