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Carlo Taddei, una vita per la mineralogia

di Davide Conconi e Elia Regazzi

  • 16 ottobre 2020, 16:53

Carlo Taddei era uomo dalla forte personalità. Un bravo falegname alle dipendenze delle Officine di Bellinzona che dedicava tutto il tempo che poteva alla montagna e alla ricerca mineralogica. Nacque a Faido nel 1879 e si interessò di mineralogia fin da bambino. Da autodidatta raggiunse dei livelli di conoscenza notevolissimi che lo portarono a incontrare, e guidare sugli impervi territori alpini, professori del Politecnico di Zurigo di grande prestigio. Nei primi decenni del ‘900 conosceva gli studiosi più importanti nel campo della mineralogia alpina, tanto che il suo nome apparve in importantissime pubblicazioni. Nel 1937 lui stesso pubblicò una monografia “Dalle Alpi Lepontine al Ceneri. Note di geo-mineralogia” che ancora oggi rappresenta una preziosissima opera per la mineralogia Ticinese. Mentre, qualche anno prima nel 1931, grazie al suo lavoro e alle sue conoscenze, fu nominato conservatore all’allora Museo cantonale di storia naturale. Fu il primo collaboratore e conservatore per la mineralogia e, in oltre trent’anni di attività, diede un impulso decisivo alle collezioni del Museo e alla mineralogia ticinese. Carlo Taddei, oramai novantenne, scomparve nel 1969.

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